Un appuntamento ad alta quota nel segno della tradizione e dei valori che questa terra così ricca di storia ancora conserva.
Giovedì 1 agosto a San Pellegrino in Alpe, nel Comune di Castiglione di Garfagnana, si terrà il suggestivo Cambio della Croce: la secolare festa dei Santi Pellegrino e Bianco che prevede la sostituzione della croce posizionata l'anno precedente in fondo al “molo” e che, da sempre, attira visitatori, turisti ed emigrati ritornati per l’occasione nei luoghi di origine, i quali usano portare con sé, al rientro, una tacca di legno della vecchia croce.
Il programma prevede, alle ore 9, l’apertura del mercatino artigianale. Alle ore 11, quindi, la celebrazione della Santa Messa con il successivo Cambio della Croce intorno alle ore 12. Dalle ore 10 alle ore 15.30 sarà possibile inoltre effettuare visite guidate al Museo Etnografico “Don L. Pellegrini” con proiezione del filmato “Il perche andiedi in America”, con interviste a protagonisti dell’emigrazione dalla Garfagnana e un’introduzione storica da parte di Pietro Luigi Biagioni, Direttore della Fondazione Paolo Cresci.
Alle ore 18.30, poi, l’ensemble “Loco et Tempore” – nella formazione di quintetto d’archi – si cimenterà nel Concerto delle Radici sul Molo eseguendo un programma di e per tutti i gusti – dalle colonne sonore alla musica classica – con un particolare omaggio al maestro del tango argentino Astor Piazzolla, figura simbolo dell’emigrazione garfagnina all’estero per le sue origini materne da Massasassorosso, e al grande compositore lucchese Giacomo Puccini, di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla scomparsa. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Musica Arte Cultura Aps (A.M.A. Cultura) e l’ASD di Chiozza.
Quest’anno l’iniziativa si inserisce all’interno del progetto territoriale “Garfagnana Radici, Identità e Memoria” che vede i Comuni di Castiglione di Garfagnana, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, San Romano in Garfagnana e Villa Collemandina fare rete - sotto il coordinamento dell’Unione Comuni Garfagnana e con il contributo delle associazioni del territorio - in occasione dell’Anno delle Radici italiane nel mondo.
Il progetto è nato – a livello nazionale - da un bando del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per rafforzare il legame tra l’Italia e le comunità italiane all’estero e permettere agli italo-discendenti nel mondo di ricostruire la propria storia familiare e approfondire la conoscenza della propria cultura d’origine. Esso mira a creare una rete di Enti che saranno certificati come “Comuni delle radici italiane” all’interno del programma di promozione del turismo delle radici Italea, lanciato dallo stesso MAECI all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU.
Il Comune di Castiglione di Garfagnana tornerà ad essere protagonista del progetto il 24 agosto in occasione del Concerto delle Radici che si terrà, durante la Festa del Santo Patrono San Bartolomeo, nella frazione di Chiozza. Bartolomeo è anche il nome di una località di San Paolo, in Brasile, che conta una forte presenza di emigrati chiozzini.
“Quest’anno il tradizionale appuntamento con il Cambio della Croce a San Pellegrino in Alpe – dichiara il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana David Saisi – rientra in un calendario unico di eventi che, da luglio fino a settembre, animerà il territorio con lo scopo di creare un’offerta turistica mirata ai viaggiatori delle radici e sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione garfagnina. Un’occasione per immergersi nella storia e nelle tradizioni che questo territorio ancora conserva”.
“Un progetto importante per un territorio come il nostro – afferma il Consigliere Comunale con delega alle Politiche Culturali, Sportive, Associative e Scolastiche del Comune di Castiglione di Garfagnana Roberto Tamagnini – caratterizzato da una forte emigrazione nel corso della storia. Non passa giorno che nel nostro Comune non arrivino richieste di ricerca dei propri avi dal Sud America. Il 2024, anno delle radici, deve essere un punto di ripartenza per instaurare rapporti con le nostre comunità all’estero e garantire un’accoglienza capace di far riscoprire la nostra cultura e la nostra tradizione”.
