Dopo la magnifica giornata di venerdì nella quale l’esperienza di volo trasmessa a tanti ragazzi meno fortunati ha costituito motivo di immensa gioia per tutti, un’altra Eliexperience, questa volta però dello spirito. Un volo spirituale che costituisce un appuntamento importante dell’apertura dell’annata lionistica, la sessantesima, della grande famiglia dei Lions Club Garfagnana. Questa volta l’appuntamento per l’apertura spirituale dell’annata è stato organizzato a Gallicano, presso la magnifica chiesa di San Iacopo, un importante scrigno di tesori e di storia del XII secolo nella quale le sapienti illustrazioni da parte di esperti e storici locali come Paolo Marzi e Fabrizio Riva l’ hanno saputa valorizzare facendo conoscere particolari inediti. L’attenzione si è poi spostata nel vicino complesso cimiteriale di inizi del secolo XIX, nel quale il tempo sembra non sia passato e dal quale si è potuto ammirare l’antico impianto termale di inizi del XX secolo di Gallicano. Non tutti sanno che Gallicano ha avuto, seppur per poco tempo, uno impianto termale che sfruttava le sorgenti di acqua calda e il ponte canale progettato da Lorenzo Nottolini. Una breve visita per i più temerari sulla sommità del campanile con Alvaro Simonini, punto di osservazione che domina l’intero borgo e la vallata per poi trasferirsi in auto un po’ fuori del paese, nella chiesa di Santa Lucia, risalente al XII secolo a cui era annesso un monastero dipendente dall’Abbazia di Frassinoro fondato dalla Contessa Matilde. Anche qui, insieme a parroco della comunità, tante le domande e altrettante le risposte da parte degli esperti di storia locale che hanno fatto capire quanto il nostro territorio sia ricco di un patrimonio inestimabile, spesso sconosciuto e ancora da scoprire. Il parroco don Fiorenzo Toti ha celebrato la santa messa in un’atmosfera di altri tempi con l’illuminazione interrotta per problemi tecnici che ha riportato tutti con la mente a tempi passati dove le candele, quelle in cera naturalmente, hanno avuto un ruolo insostituibile come nel nostro caso. Insomma un ritorno al passato, magari non voluto ma piacevolle, che ha fatto pensare e fa pensare a cosa sarebbe il mondo senza l’energia. Il presidente Claudio Civinini ha poi letto, come di consueto, la preghiera dei Lions:
“Ti ringraziamo Signore per essere qui riuniti per diventare migliori e per poter servire meglio i nostri simili. Dacci, Signore l’ umiltà, la conoscenza e la forza necessaria per compiere insieme i nostri doveri con entusiasmo e tenacia. Dacci la bontà e la tolleranza per rispettare le opinioni degli altri ed alimentare in tutti l’aspirazione a servire l’umanità che soffre. Proteggi la nostra grande famiglia lionistica che lavora oggi, come sempre, per il culto dell’ amicizia, dell’amore per il prossimo e del servizio disinteressato. Concedi, o Signore, ai nostri amici Lions che ci hanno lasciato, il premio della Tua luce e permetti loro di esserci vicini nel compimento del nostro servizio. Benedici, Signore, il nostro lavoro.”
Un ulteriore elemento di tradizione religiosa e identitaria che qualifica ulteriormente i Lions Club Garfagnana come gruppo storicamente radicato nella nostra valle. La bella giornata si è conclusa poi con un momento conviviale presso l’osteria “al ritrovo del Platano” in Campia, momento che ha suggellato la grande coesione e amicizia tra i componenti della grande famiglia lionistica che nel sessantesimo anniversario dalla sua fondazione vuole far volare il corpo e lo spirito delle persone verso mete sempre più ambiziose dove l’essere umano, in tutte le sue debolezze e sofferenze, deve essere servito, aiutato e rispettato, ponendolo sempre al centro di quell’universo parallelo, quello dei Lions. Unico motivo per il quale il club venne creato all’insegna dello slogan: “we serve”.
