Dopo alcuni anni di chiusura e anonimato, lo scorsa estate il museo etnografico “Don Luigi Pellegrini” a San Pellegrino in Alpe ha finalmente riaperto le proprie porte a visitatori e turisti provenienti da ogni parte d’Italia ed Europa, e molti sono convinti che, dopo un primo anno di assestamento, la stagione estiva 2023 sarà quella del definitivo rilancio.
Con una collezione composta da più di 4 mila pezzi unici, il museo etnografico del borgo più alto dell’Appennino rappresenta una preziosissima testimonianza della cultura contadina che ha contraddistinto per secoli la Valle del Serchio e il crinale modenese: tra oggetti di uso comune, attrezzi di lavori e persino i vecchi banchi di scuola degli alunni, il percorso attraverso le 14 sale del museo si sviluppa come un vero e proprio viaggio nella memoria, che ancora oggi riesce a rievocare un passato che ci riguarda da vicino.
Il museo inaugurerà il suo 2023 sin da domani, giovedì 1° giugno, e resterà visitabile fino a sabato 30 settembre, con un offerta culturale che, nelle date del 25 giugno, 16 e 30 luglio, 6 agosto e 3 settembre (tutti alle ore 15.30) si arricchirà con lo spettacolo a ingresso libero “Un prete, due santi, un confine e 4mila pezzi unici”, scritto e interpretato dall’attrice Elisabetta Salvatori.
I giorni di visita vanno da martedì a domenica (con lunedì come giorno di chiusura) e gli orari si dividono tra quelli della mattina (10-13.30, con possibilità di ultimo ingresso alle 13) e quelli del pomeriggio (14-17, con possibilità di ultimo ingresso alle 16.30).
Il costo del biglietto è di 2.50 euro, ma sono molte le esenzioni per avere un tagliando ridotto o addirittura gratuito.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del museo