Stato Italiano, svolta epocale: addio alla festa dell’1 maggio | Salta la festività per la prima volta nella nostra storia

Lavoratori tristi per questa notizia

Lavoratori tristi per questa notizia (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

Cosa vuol dire che i lavoratori dovranno dire addio alla festa del 1 maggio? Veramente salta la festività dei lavoratori? Facciamo chiarezza.

Il primo maggio è la cosiddetta Festa del lavoro e si festeggia ogni anno in quanto ricorre una data molto importante che nessuno dovrebbe dimenticare, in quanto bisogna ricordarsi che i diritti che abbiamo non sono piovuti dal cielo. Qualcuno infatti prima di noi si è battuto per farceli avere e purtroppo non è detto che in futuro qualcuno non tenterà di portarceli via con cambi vari di normativa.

Per questo motivo è molto importante conoscere i fatti della Storia, per “non dimenticare”, come ripeteva sempre Primo Levi. Detto ciò, questo giorno si festeggia per ricordare le lotte avvenute nel passato dal movimento dei lavoratori, ma anche per continuare a parlare di quei diritti che abbiamo in uno spirito di solidarietà internazionale, visto che sono molti gli Stati dove si festeggia, anche se in giorni diversi, come per esempio negli Stati Uniti e nel Canada che la festa ricade a settembre nel giorno del Labor Day.

Perché dunque, in merito alla premessa appena letta, si parla di dover dire addio alla festa del 1 maggio, in quanto i lavoratori potrebbero dover saltare questa festività? Facciamo chiarezza in merito.

Perché si festeggia il primo maggio

Prima di rivelarvi il motivo di tanta agitazione in rete, volevamo raccontarvi brevemente, per chi non lo sapesse, il motivo per cui la Festa del lavoro viene festeggiata proprio il primo maggio. A prescindere da chi realmente starà a casa dal lavoro e chi invece presterà ugualmente servizio, dato il tipo di mansione, come per esempio il personale sanitario in ospedale, il personale nei supermercati e così via, per capire il motivo di questo giorno, bisogna tornare indietro al 1889. Come leggiamo su Wired, in quell’anno fu indetta la Seconda internazionale a Parigi, nel cui congresso si decise di promuovere in tutto il mondo in maniera simultanea, una manifestazione per dare voce ai lavoratori.

Questi infatti chiedevano più equità sia in merito alle ore lavorate che agli altri diritti di cui possiamo beneficiare ancora oggi. La scelta cadde quindi sul 1° maggio in merito a quella lotta del movimento operaio internazionale, anche se, come dicevamo in altri Stati la festeggiano in altre date in base a eventi significativi che li hanno colpiti. Come dicevamo, questi diritti che oggi diamo per scontati, non sono indelebili e bisogna ricordare e lottare per essi. Per fare un esempio, in Italia, nel periodo fascista, questa festa smise di essere festeggiata, ritornando poi attiva dopo la liberazione, fino ai giorni nostri.

Cosa succederà durante il ponte del primo maggio
Cosa succederà durante il ponte del primo maggio (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Cosa succederà durante la Festa del Lavoro in Italia

Chiusa la parentesi storica, importante da citare, in molti si sono chiesti perché i lavoratori quest’anno potrebbero non festeggiare, saltando addirittura questa festività? Niente paura, la voce in rete che sta girando va analizzata nei minimi dettagli, per questo motivo per ogni articolo che vedete, non dovreste mai fermarvi al solo titolo, ma leggere tutto il testo in maniera approfondita.

Questo timore è sorto soprattutto per chi ha deciso di godersi il ponte lungo, partendo qualche giorno verso qualche meta turistica italiana. Ebbene, come possiamo leggere da ilgazzettino.it, il meteo potrebbe essere un po’ ballerino, nel senso che dall’1 al 3 maggio pare che ci sarà bello ovunque e gli italiani avranno un primo assaggio del tepore estivo, il quale però dovrebbe cessare già dalla domenica 4, visti i temporali che arriveranno fin dal mattino. A ogni modo, se le previsioni resteranno invariate, potrete comunque godervi il ponte lungo in totale armonia, saltando probabilmente soltanto l’ultimo giorno, data in cui molti comunque ritorneranno a casa.