Ultim’ora: Giorgetti proibisce i secondi lavori | “Se ti hanno già pagato devi restituire i soldi”: hai tempo fino a martedì

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti - Fonte Instagram - LaGazzettadelserchio.it

Doppio lavoro, attenzione a rispettare i limiti, o bisogna restituire tutto allo Stato.

Al giorno d’oggi non stupisce il fatto che un numero considerevole di persone oltre il primo lavoro decida di farne un altro per avere un’entrata extra.

Soprattutto chi ha famiglia, è soggetto a molte spese e alla luce dei recenti rincari non è sempre facile arrivare a fine mese con gli stipendi attuali.

Le agevolazioni e i bonus erogati dal governo spesso risultano insufficienti e in molti ormai hanno adottato la strada del doppio impiego principalmente per necessità economica.

Tuttavia, chi svolge un secondo lavoro da oggi deve prestare molta attenzione. Vi sono precise regole da rispettare che in caso contrario potrebbero costare davvero caro al trasgressore.

Doppio lavoro, le regole da rispettare

Fare un secondo lavoro è comune soprattutto per chi ha un contratto part time poichè riesce a gestire entrambi. Il problema però sorge quando si è un dipendente privato full time. E’ bene ricordare che la legge prevede una serie di agevolazioni e benefici per i lavoratori dipendenti, come l’assenza giustificata e retribuita per malattia, i permessi 104 di tre giorni al mese, lo smart working oppure i cambi di mansioni per motivi di salute. Da non dimenticare è anche il congedo straordinario biennale e retribuito, per sostenere e prestare le necessarie cure a un familiare non autosufficiente.

Questi diritti però non possono di certo essere utilizzati per altri scopi. Le cose infatti cambiano radicalmente quando si abusa di un diritto come quello di un assenza lunga, andando a svolgere attività che nulla hanno a che fare con le finalità per cui la maxi-agevolazione del congedo straordinario è concessa dal datore di lavoro. Questo lo sa bene una professoressa, che di recente è finita in tribunale e ben presto dovrà restituire circa 60mila euro alle casse pubbliche, per essersi avvalsa di più di 700 giorni di congedo, svolgendo al contempo una distinta attività di lavoro.

Doppio lavoro
Doppio lavoro, cosa dice la legge – Fonte Pexels – LaGazzettadelserchio.it

Multe altissime per i trasgressori

Il caso della donna accennato nel paragrafo precedente rappresenta un raggiro alle regole. Assentarsi grazie al congedo biennale, pagato così come previsto dalla legge, non significa poter dedicare le ore di “tempo libero” a un secondo lavoro, ottenendo un secondo reddito. La donna insegnante presso una struttura pubblica in provincia di Avellino, aveva svolto per mesi una attività parallela come libera professionista, pur avendo a suo tempo comunicato alla scuola di volersi prendere una lunga pausa per assistere, in applicazione delle tutele di cui alla legge 104, un parente con disabilità grave e non in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità.

Le indagini e i controlli incrociati svolti dalla Guardia di Finanza, hanno svelato l’astuzia della donna che, credendo di non essere beccata, aveva di fatto aggirato i divieti di legge, causando un danno allo Stato quantificato in circa 60mila euro. Poco importa se la donna è stata in buona fede o nella situazione di chi si dimentica di un obbligo normativo. Questa situazione quindi, deve far riflettere tutti coloro che intendono avvalersi dell’agevolazione del congedo straordinario biennale: deve essere richiesto esclusivamente per prendersi cura del familiare non autosufficiente e tale attività deve essere full time.