Ultim’ora: vietato il pane col sale | Da mercoledì 23 non lo troverai più al supermercato: passata l’ordinanza del Ministero

Pane

Pane - Fonte Pixabay - LaGazzettadelserchio.it

Pane col sale, se non l’hai ancora acquistato, affrettati o rischi di non trovarlo più!

Se c’è qualcosa che non può mancare sulle tavole degli italiani è il pane. Un prodotto popolare che negli ultimi anni suscita un interesse sempre maggiore.

Durante la pandemia, per esempio, abbiamo potuto notare un fenomeno di panificazione collettiva condiviso sui social perché non si poteva “scendere” dal fornaio e comprarlo.

Impossibile poi non menzionare i nuovi trend, con la riscoperta del lievito madre e dei grani antichi che hanno portato il pane quasi a livelli di cibo gourmet.

Eppure il pane è un alimento della tradizione che in molte zone d’Italia è strettamente legato al territorio, a seconda che ci si trovi a nord o a sud.

L’importanza del pane in Italia

Il pane è più di un semplice alimento per gli italiani. E’ una parte integrante della loro vita quotidiana. Al mattino, in molti  iniziano la giornata con una fetta di pane tostato, spalmata con burro e marmellata. A pranzo e cena, il pane è spesso utilizzato per accompagnare i pasti, per fare la “scarpetta” e assaporare ogni ultimo bit di sugo o olio d’oliva. Ma il pane non è solo un contorno, può anche essere il protagonista del pasto.

Come detto in precedenza, nel nostro Paese ogni regione ha le sue tradizioni e ricette legate al pane, rendendo questo alimento non solo una necessità, ma anche un simbolo di identità e appartenenza. L’Italia è famosa per la sua ricca diversità culinaria, e il pane non fa eccezione. Ogni luogo ha una sua ricetta nella preparazione del pane che riflette la storia, la geografia e la cultura locali. Ad esempio, in Toscana è comune trovare il pane senza sale, una tradizione che risale al Medioevo.

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Pane – Fonte Pixabay – LaGazzettadelserchio.it

Pane col sale, in questa regione rischi di non trovarlo

Il Pane toscano Dop è celebre per essere senza sale, tanto che è conosciuto anche come pane sciocco. In passato, la Toscana era una regione povera e l’acquisto del sale rappresentava una spesa importante oltre ad essere tassato pesantemente. Di conseguenza, i contadini iniziarono a produrre il pane senza sale, una tradizione che con il tempo si è consolidata.

Questo spiega perchè oggi in Toscana prevale il pane senza sale. Non avere sale, non significa essere insipido, visto che il mix di frumento e lievito madre dà un gusto ben riconoscibile, con una punta di acidità. Grazie alla pasta madre, il pane si conserva fino a 6/7 giorni e in cucina è davvero versatile: lo si trova in ricette della tradizione come ribollita, panzanella e pappa al pomodoro, oppure servito con un tagliere di salumi e formaggi sempre toscani, solitamente saporiti.