Ultim’ora: Poste Italiane comunica il fallimento | Se hai un conto aperto sei appena diventato “povero come la melma”

Poste Italiane (Fonte: Redazione) - www.lagazzettadelserchio.it
Caos a Poste Italiane dopo quel caso emerso in merito a un loro prodotto. Cos’è successo?
I servizi offerti da Poste Italiane sono molto gettonati, tra i tanti che vengono proposti a livello finanziario. Gli italiani si appoggiano spesso ai loro buoni postali, alla loro Postepay, così come all’apertura del conto e così via.
Soprattutto chi cerca un metodo di risparmio e accantonamento, può visionare uno dei vari pacchetti inseriti dalla nota azienda, la quale permette ai propri clienti di agire in autonomia sul sito internet, una volta effettuato l’accesso.
Eppure, questo caso emerso ha lasciato tutti senza parole, in quanto per quel loro prodotto, chi sarebbe potuto diventare ricco, forse resterà con l’amaro in bocca. Ecco che cos’è successo.
I buoni postali di Poste Italiane
Tra i vari prodotti più gettonati di Poste Italiane, i buoni fruttiferi postali sono tra questi. Tutti possono accantonare un piccolo gruzzoletto, il quale sarà vincolato per un numero di anni deciso da voi, con un interesse che ne fa aumentare il capitale, qualora il cittadino non dovesse ritirarlo prima del tempo stabilito.
Ovviamente, se i tassi di interesse adesso sono comunque in linea con lo standard comune, in passato, ai tempi dei nostri nonni o genitori, i tassi di interesse valevano molto di più, tant’è che sono molti i giovani che se li sono ritrovati, qualora i propri congiunti li avessero investiti in passato a nome loro e oggi si sono potuti comprare anche un’auto o versato un anticipo per la casa.

Caos con il caso delle poste: ecco cosa era fallito
Come mai Poste Italiane è finita sotto i riflettori per quel caso emerso che ha generato caos tra gli utilizzatori? L’opinione pubblica si è divisa, con chi concorda con le regole aziendali, chi invece è andato a controllare immediatamente la data di scadenza e una percentuale che pensa addirittura di chiudere il conto con loro.
Il caso in questione riguarda un uomo che dopo aver ordinato gli oggetti della mamma ultracentenaria, residente in una casa di riposo, ha trovato un buono fruttifero di mille lire aperto nel 1957, come regalo di cresima del figlio, che ad oggi varrebbe circa 40mila euro. Quando mamma e figlio sono andati a riscuoterlo, hanno ricevuto la triste risposta, cioè che il buono è finito in prescrizione (fallito, de facto), essendo scaduto e quindi non più riscattabile. Attualmente la famiglia si è affidata a Giustitalia, l’associazione di consumatori che ha preso in carico il loro caso per cercare di fargli ottenere il loro credito. Come finirà questa storia è ancora un mistero, ma se avete buoni in casa, andate a controllare subito la data di scadenza, potreste essere ricchi senza neanche saperlo.