Se vi viene fame, mangiatevi le uova di Pasqua | UFFICIALE – Cancellate le pensioni di maggio, Meloni ha deciso

Giorgia Meloni - Fonte Ansa - LaGazzettadelserchio.it
Novità per i pensionati italiani, cambiamenti in arrivo dal Governo. Nuove detrazioni e conguaglio a debito.
Manca davvero pochissimo all’arrivo delle festività pasquali e sono davvero tantissimi gli italiani che attendono questo momento con grande ansia.
In molti infatti, approfitteranno dei giorni di festa per staccare dal lavoro e concedersi un pò di relax. In realtà quest’anno, la Pasqua si trova vicino ad altri due ponti abbastanza lunghi come quello del 25 aprile e del 1 maggio.
Questo vuol dire che la maggior parte dei lavoratori e studenti potranno godere di un periodo ricco di pausa e gioia, prima di tornare operativi.
Diverso invece sarà per i pensionati, che a partire dal mese prossimo dovranno fare i conti con l’arrivo di una brutta notizia, prevista dal Governo.
Le novità previste per le pensioni
Come avvenuto nel mese di aprile, anche per l’assegno di maggio il cui pagamento partirà dal 2 visto che il 1° è un festivo, subirà il ricalcolo della tassazione dell’importo (con annessi eventuali conguagli a debito). Il rateo risentirà del’adeguamento delle detrazioni di imposta. Come previsto dalla legge di bilancio 2025, infatti, cambiano le detrazioni per i figli (a altri familiari) a carico. Quindi, nel mese di maggio 2025, le pensioni erogate dall’INPS subiranno un lieve adeguamento che altro non è che una prosecuzione delle misure già attuate nei mesi precedenti, volte a rivalutare gli importi per far fronte all’inflazione.
Tuttavia, l’incremento previsto è minimo e ha generato un diffuso malcontento tra i pensionati, in particolare tra coloro che percepiscono l’assegno minimo. Le pensioni di maggio verranno rivalutate in via provvisoria dello 0,8%, in attesa del conguaglio definitivo. Questo aumento sarà riconosciuto in misura piena solamente a chi riceve una pensione fino a quattro volte il trattamento minimo INPS. Per chi supera tale soglia, invece, la rivalutazione sarà applicata in forma ridotta e proporzionale all’importo percepito.

Pensioni maggio, revoca e azzeramenti
Per quanto riguarda i cambiamenti, partendo dai figli a carico, la detrazione per carichi di famiglia è riconosciuta, nella misura e nei limiti reddituali previsti, per ciascun figlio, compresi i figli di età pari o superiore a 21 anni, ma inferiore a 30 anni e per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata.
Questo accade perché l’Inps, come da manovra, ha proceduto ad adeguare il sistema informativo delle “Detrazioni Unificate” nel seguente modo: azzerando, in quanto non spettanti, le detrazioni per figli a carico che hanno compiuto 30 anni e non sono disabili; revocando, in quanto non spettanti, le detrazioni per gli altri familiari a carico e inserita la possibilità di dichiarare che si tratta di soggetto ascendente convivente con il contribuente. Circa invece altri familiari, la detrazione fiscale è riconosciuta ai soli ascendenti conviventi con il sostituito, nella misura e nei limiti reddituali previsti, da ripartire pro quota tra coloro che vi hanno diritto.