“Se ti spunta un neo qui stai morendo” | Scatta l’allarme “virus letale”: vai al Padreterno in 6 ore

Nei

Nei - Fonte Wikicommons - LaGazzettadelserchio.it

Controllare sistematicamente i nei presenti sulla pelle è molto importante per evitare conseguenze ben più gravi.

Conoscere e comprendere la natura dei propri nei è un aspetto molto importante che non andrebbe mai sottovalutato. Rappresenta il primo passo da compiere per una prevenzione efficace.

I nei possono esseri diversi sia per forma, sia per dimensione, sia per colore e possono modificarsi nel tempo. Alcuni cambiamenti sono innocui, altri invece potrebbero essere un vero e proprio campanello d’allarme.

Chiaramente, per chi non possiede le competenze e conoscenze necessarie diventa impossibile capire se un neo possa evidenziare l’insorgere di un melanoma o di un’evoluzione in senso sospetto.

Per questo motivo, indipendentemente dalla presenza di fattori di rischio, è bene che i pazienti si rivolgano a professionisti per valutare i nei presenti sulla pelle prima che sia troppo tardi.

Mappatura dei nei, gli esperti lanciano un nuovo sistema

Uno degli strumenti di prevenzione più efficaci contro il melanoma e altre neoplasie cutanee è rappresentato dalla mappatura dei nei. Sottoporsi a questo esame diagnostico è fondamentale per avere un quadro completo della condizione della pelle e individuare eventuali anomalie su cui agire tempestivamente. Nel frattempo, la ricerca scientifica continua a fare passi da giganti dando un importante contributo nella lotta contro diverse malattie tra cui anche quelle legate alle pelle. E’ proprio a Padova, che un nuovo sistema per  la mappatura tridimensionale dei nei che, grazie all’intelligenza artificiale, fornisce una valutazione del rischio di sospetto melanoma.

Nello specifico, si tratta di dodici macchine fotografiche ad alta risoluzione, posizionate a semicerchio, pronte a “mappare” la pelle del paziente.  Le dodici macchine fotografiche sono poi collegate a un computer con una serie di software di ultima generazione che permettono non solo l’acquisizione e l’archiviazione delle immagini, ma anche la ricostruzione tridimensionale. Il sistema fornisce un modello dettagliato della cute del paziente e classifica i nei sulla base di una graduatoria di sospette condizioni di melanoma, sia utilizzando i dati ottenuti in una singola visita, sia mediante confronto con i dati ottenuti in eventuali visite precedenti. Un’emergenza dalle proporzioni apocalittiche, come quelle dei “virus letali” nella cinematografia.

Nei
Nei – Fonte Pixabay – LaGazzettadelserchio.it

L’evoluzione della dermatologia

La novità di questo nuovo sistema sta anche nell’utilizzo dell’’intelligenza artificiale che viene applicata a un’ampia banca dati, con immagini che derivano anche dalle esperienze di tanti altri centri di dermatologia d’Italia. Ciò permette alla “rete neurale convoluzionale”di arrivare a una stima diagnostica accurata, stabilendo quindi se la lesione cutanea è benigna, incerta o potenzialmente maligna in una scala di punteggio da zero a cinque.

Tuttavia,  il progetto al momento è in fase sperimentale. Come hanno spiegato gli esperti, il sistema mostra ancora margini di errore ed è in corso di verifica nella pratica clinica. Ciò significa che il responso dell’intelligenza artificiale non sostituisce in alcun modo la valutazione del medico.