“Se non lo mangi ti viene il Diabete” | Ultim’ora: scoperto alimento miracoloso, lo prendi una volta e stai bene a vita

Diabete

Diabete -Fonte Pexels - LaGazzettadelserchio.it

Secondo gli esperti, per il diabete può esser fondamentale l’assunzione di un determinato alimento.

Il diabete è una delle malattie più diffuse tra la popolazione e si manifesta nei soggetti in cui è presente un elevato livello di glucosio nel sangue.

E’ possibile distinguere due tipologie: diabete tipo 1 e diabete tipo 2. Il primo caso insorge solitamente nell’infanzia o nell’adolescenza ed è la tipologia meno frequente.

Il diabete tipo 2, invece, è la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. Attualmente la causa è ancora ignota anche se è certo che il pancreas è in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla.

Tuttavia, una buona notizia per tutti coloro che da anni combattono con questa patologia, è arrivata da un recente studio il quale ha portato alla luce un’importante e rivoluzionaria scoperta.

Diabete, una svolta nello studio

Un nuovo studio clinico, co-diretto dall’endocrinologo ed esperto di diabete John Buse, si è basato principalmente sull’antidiabete dimagrante noto come “semaglutide”. Si tratta di un farmaco la cui versione orale, può ridurre significativamente gli eventi cardiovascolari nelle persone con diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari aterosclerotiche e/o malattie renali croniche. “Semaglutide è stato un pilastro dei nostri sforzi per ridurre gli attacchi cardiaci e gli ictus nelle persone con diabete. Avere un’opzione orale per somministrare questa terapia altamente efficace è un grande passo avanti” ha affermato Buse, il Direttore dell’Unc Diabetes Care.

Ad essere sottoposti all’analisi sono stati ben 9.650 persone con una malattia cardiovascolare preesistente, come coronaropatia, malattia arteriosa periferica sintomatica, malattia cerebrovascolare o malattia renale cronica. I partecipanti sono stati poi divisi in un gruppo placebo (nessun farmaco) e un gruppo farmaco per vedere se chi assumeva semaglutide orale aveva più o meno probabilità di sperimentare eventi cardiaci maggiori. A entrambi i gruppi sono state somministrate terapie standard per abbassare la glicemia e ridurre il rischio cardiovascolare secondo le linee guida locali. Quelli nel gruppo farmacologico hanno assunto una dose giornaliera di 14 mg di semaglutide orale. I risultati pubblicati sul ‘New England Journal of Medicine’ e presentati all’annuale sessione scientifica ed expo dell’American College of Cardiology (Acc) a Chicago, Illinois, sono stati sorprendenti.

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La scoperta e i risultati emersi

Come riporta lagazzettadelmezzorgiorno.it, i ricercatori hanno scoperto che il semaglutide orale ha permesso la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori del 14% rispetto al placebo in base all’età e al sesso. Di tutti i tipi di eventi cardiaci maggiori studiati nello studio clinico, l’infarto miocardico non fatale ha visto le maggiori riduzioni del rischio.

L‘effetto del semaglutide orale sui risultati cardiovascolari è risultato coerente con altri studi clinici che hanno riguardato il semaglutide iniettabile. Ad ogni modo, occorrono altri studi per determinare se un metodo possa essere più efficace dell’altro nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori.