Ultim’ora: addio al congedo parentale per i dipendenti | Lavora fino a schiattare o vieni licenziato subito

Congedo Parentale

Congedo Parentale - Fonte Pexels - LaGazzettadelserchio.it

Congedo parentale a rischio per i lavoratori, cosa prevede la legge in merito e quando si può perdere tale diritto.

Il congedo parentale è uno dei diritti più importanti che spetta ai lavoratori neo genitori e prevede un periodo di astensione dal lavoro di cui può godere nei primi anni di vita del figlio.

Con gli ultimi decreti, si è assistito al passaggio da una tutela principalmente improntata sulla maternità ad una tutela anche per i lavoratori padri.

L’obiettivo di queste recenti norme, è la condivisione fra i genitori della cura e assistenza del bambino fin dai primi mesi di vita dello stesso.

Tuttavia il quadro normativo relativo al congedo parentale, si basa su principi e norme ben precise, che se non rispettate o ignorate, prevede non solo la perdita del diritto ma può arrivare fino al licenziamento.

Congedo parentale, la perdita del diritto

Secondo la legge, ciascun genitore ha diritto all’astensione facoltativa a prescindere dal diritto dell’altro genitore, pertanto il padre ha diritto a fruire dell’astensione facoltativa anche nell’ipotesi in cui la madre non ne abbia diritto. Hanno diritto a fruire del congedo parentale tutti i lavoratori subordinati, inclusi gli apprendisti e i soci di cooperative, nonché i dirigenti.

Eppure, qualche giorno fa, un lavoratore italiano si è ritrovato a fare ricorso in Cassazione a causa del suo licenziamento avvenuto durante il periodo di congedo parentale. Il ricorso partiva dalla sentenza della Corte d’Appello di Trento, la quale aveva dichiarato l’illegittimità del licenziamento e di alcuni provvedimenti disciplinari, imponendo al datore di lavoro la reintegrazione del lavoratore e il risarcimento per trattenute retributive non dovute. Il datore di lavoro di contro, aveva impugnato la sentenza sulla base di alcune motivazioni tra cui la contraddittorietà della motivazione riguardo alla compatibilità tra condotta del lavoratore e finalità del congedo. Ma può davvero un datore di lavoro licenziare un dipendente per il congedo parentale? Sulla questione si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 6993.

Congedo Parentale
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Cosa ha stabilito la Corte secondo l’ordinamento giuridico

La Suprema Corte ha chiarito che il concetto di “abuso del permesso” presuppone un comportamento intenzionalmente deviato dalla funzione originaria del congedo, elemento che nel caso del lavoratore di Trento era assente. Non esiste quindi un automatismo tra l’interruzione dell’assistenza diretta al figlio e la configurazione dell’abuso.

Inoltre, nella motivazione la Cassazione ha ribadito, che l’abuso del diritto implica l’assenza di funzione e un intento soggettivo di pregiudizio. Tali elementi devono essere dimostrati anche solo per presunzioni, e non sono emersi nel caso specifico. In sostanza quindi occorre sempre una prova. Di conseguenza, la condotta non è risultata antigiuridica né idonea a compromettere il rapporto fiduciario.