Guardia di Finanza, stanno suonando alle porte di tutti gli italiani | “Favorisca il termosifone”: devono controllare

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza - Fonte Pexels - LaGazzettadelserchio.it

Sono in molti ad aver acceso nuovamente il termosifone, non tutti però conoscono le regole previste. Ecco gli obblighi

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un assaggio di primavera con temperature leggermente in rialzo in diverse zone d’Italia.

Eppure, quello che sembrava un addio all’inverno, è durato ben poco e il freddo è tornato a farsi sentire in alcune parti del nostro Paese.

In particolare, alcune regioni, sono state colpite da condizioni climatiche avverse tanto che è stato necessario accedere nuovamente il termosifone.

Tuttavia, sebbene le rigide temperature non siano terminate, il calendario per lo spegnimento dei termosifoni è tassativo e segue delle regole bene precise come stabilito dalle attuali normative.

Le regole sui termosifoni

Sono in tanti a chiedersi quando sia il momento giusto per spegnere il riscaldamento e sull’argomento pare ci sia ancora confusione. La risposta, è che la data dipende dalle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano e dalle normative in vigore. A dare maggiori informazioni sull’argomento è stato Nicola Teofilo di Immobiliare.it: «l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento in Italia è regolato dal dpr numero 412 del 1993, che stabilisce periodi e fasce orarie in base alle zone climatiche del Paese. Il fine principale è quello di contenere i consumi energetici e ridurre l’impatto ambientale, ottimizzando l’uso degli impianti termici in base alle reali necessità climatiche», ha affermato.

Quest’anno quindi le date di spegnimento seguiranno questo iter, cambiando in base alla zona climatica di appartenenza. Nello specifico, le zone climatiche sono state suddivise nel seguente modo: Zona A (climi più caldi): Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Zona B: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania, Agrigento. Zona C: Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Cagliari, Oristano, Sassari. Zona D: Roma, Firenze, Genova, Ancona, Pescara e molte altre città. Zona E: Milano, Torino, Venezia, Bologna, Perugia e altre città con inverni più rigidi. Zona F: Nessuna limitazione, comprende province di Cuneo, Belluno, Trento e alcune località montane.

Termosifone
Termosifone – Fonte Pixabay – LaGazzettadelserchio.it

Termosifoni, in queste date obbligo spegnimento

Come riporta il messaggero.it, le date in cui è previsto lo spegnimento degli impianti variano a seconda della zona climatica: Zona A: 15 marzo; Zona B: 31 marzo; Zona C: 31 marzo; Zona D: 15 aprile; Zona E: 15 aprile;Zona F: Nessuna limitazione. Nel caso di condizioni climatiche particolarmente rigide, però,  i Comuni possono concedere proroghe, permettendo l’accensione per metà del tempo massimo consentito dalla legge.

Al rispetto di tali regole sono obbligati i condomini con impianti centralizzati. Chi invece dispone di un impianto autonomo ha maggiore flessibilità e può spegnere il riscaldamento in base alle proprie esigenze. In ogni caso, è sempre consigliato ottimizzare l’uso del riscaldamento per contenere i consumi e risparmiare energia. Lo spegnimento del riscaldamento nel 2025 si basa su regole già consolidate, ma nei prossimi anni il panorama cambierà radicalmente. Le caldaie a gas saranno progressivamente sostituite per rispettare le direttive europee sulle nuove costruzioni e favorire soluzioni più sostenibili.