Salmone in busta, non comprare mai questa marca: è scaduto da 3 mesi e non te lo dicono | Salmonella fulminante

Allarme salmone

Allarme salmone (Fonte: Facebook - immagine puramente decorativa) - www.lagazzettadelserchio.it

Caos in merito all’acquisto del salmone in busta dopo lo scandalo emerso da quell’azienda attualmente sotto inchiesta. Ecco che cos’è successo e perché molti non vogliono più acquistarlo.

Quando consumiamo gli alimenti, dobbiamo sempre sperare che tutto proceda al meglio, in quanto, in molti di loro potrebbero essere presenti batteri molto nocivi per la salute dell’essere umano.

Sono molteplici le cause che potrebbero portare a problemi di intossicazione varia: da una cattiva conservazione del prodotto, ad una scorretta lavorazione, così come errori nella distribuzione e così via.

Il caso del salmone in busta invece è un problema diverso che ha generato molto scalpore, portando una donna a finire addirittura in coma. Ecco di che cosa stiamo parlando e perché molti hanno paura di acquistare di nuovo da questa azienda.

Come combattere la Listeria

Prima di proseguire è utile aprire una parentesi, in quanto, sono molti i richiami che arrivano in merito alla presenza di salmone contaminato dal batterio della Listeria, nei vari supermercati e pescherie. Come rivelano da fondazioneveronesi.it, questa malattia a trasmissione alimentare è una delle più gravi attualmente in circolazione, la quale porta alla morte per il 20-30% dei casi.

Oltre a questa ci sono anche la salmonellosi, campilobatteriosi, infezione da escherichia coli verocitotossico, shighellosi e yersiniosi. In caso di Listeria, sono due le raccomandazioni principali: rispettare le norme igieniche per i vari cibi che potrebbero sviluppare questo patogeno e consumare, in questo caso, il salmone, soltanto previa cottura, in quanto soltanto le alte temperature possono distruggere questo batterio killer.

La consumazione del salmone in busta
La consumazione del salmone in busta (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Il caso del salmone in busta

Sono molti i cittadini a essere rimasti scioccati dopo aver letto il caso del salmone in busta, riportato da Il Fatto Quotidiano, motivo per cui sono molti coloro che non vogliono più acquistare dalla nota azienda ittica di Ancona, attualmente sotto inchiesta.

Le accuse riguardano la presunta abitudine di questa ditta di sostituire le etichette allungando illegalmente la data di scadenza. È ancora tutto al vaglio degli inquirenti, anche perché questa storia è strettamente collegata a un ex dipendente che aveva denunciato questa pratica scorretta prima di togliersi la vita e di quella donna che aveva consumato il loro salmone due anni fa ed era finita in coma per aver contratto il batterio della Listeria. Come concludono nell’articolo del noto quotidiano: “L’inchiesta sulla contaminazione del salmone potrebbe ora allargarsi, portando a verifiche sulle presunte manipolazioni delle scadenze e sulle condizioni in cui l’azienda ha gestito i suoi prodotti”. In attesa di sapere come finirà questo caso, consumate gli alimenti sempre con tutte le cautele del caso.