Ci dispiace, è stato un errore nostro | INPS, la “Disoccupazione” è da restituire: ti mandano il Recupero Crediti

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INPS (Facebook) - lagazzettadelserchio.it

Solitamente è l’INPS che da la disoccupazione a chi ha perso il lavoro, ma può succedere che il disoccupato debba restituirlaEcco quando. 

La Naspi è una risorsa molto importante per chi non possiede più un lavoro. Un sostegno che il governo ha creato per garantire la stabilità economica, nonostante la perdita del lavoro.

È stata infatti per i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro e che vivono un periodo di “disoccupazione involontaria“, come indica “Bonusx.it”, dovuto quindi alla perdita del proprio lavoro, ma non per propria volontà.

È un loro diritto richiederla e averla. Ogni mese quindi, l’INPS deve versare una certa somma di denaro a chi la prende e che secondo il limite fissato dall’INPS per il 2024, come indica “BonusX.it” non può superare i 1.550,42 euro al mese.

Tuttavia ci possono essere delle situazioni in cui avviene l’opposto della normale distribuzione della Naspi. Situazioni in cui non è l’INPS a dare la Naspi, ma è la persona disoccupata a dargliela, a restituirgliela. Ma ecco quando ciò accade.

Da restituire in caso di azione in malafede

Normalmente è l’INPS che ogni mese da alla persona disoccupata una certa somma di denaro, ma ci sono dei casi in cui questa deve essere restituita.

Può per esempio succedere che l’INPS richieda la restituzione della Naspi, perchè il contribuente, come riporta “Money.it”, ha “volontariamente e consapevolmente ingannato l’INPS per percepire indebitamente la Naspi”. Può poi accadere che l’INPS richieda la restituzione della Naspi, non perchè la persona disoccupata ha commesso una frode, ma perchè l’INPS ha commesso qualche errore. Ecco cosa succede in questo caso.

Soldi vari
Soldi (Pixabay) – lagazzettadelserchio.it

Da restituire in caso di errori dell’INPS

A volte l’INPS può richiedere la restituzione della Naspi non tanto perchè la persona disoccupata ha agito in errore nei suoi confronti, ma piuttosto perchè l’INPS ha commesso degli errori nel dare la disoccupazione.

Può capitare infatti che l’INPS commetta degli errori di calcolo e invii una disoccupazione maggiore rispetto a quella che di norma spetterebbe alla persona che la riceve o che gli dia la disoccupazione oltre il periodo spettante. In queste situazioni, l’INPS può richiedere la restituzione del denaro e ottenere un’esecuzione forzata, come indica “Money.it”, in caso di inadempimento. Tuttavia è importante che l’importo da restituire risulti congruente con le capacità di chi è in debito con l’INPS, altrimenti la somma di denaro verrà sottratta dai futuri importi che l’INPS deve erogare mensilmente. In ogni caso, salvo eventuali ricorsi, il debitore nei confronti dell’INPS deve restituire la somma di denaro richiesta.