Ministero della Salute, scatta l’emergenza: “non comprate le uova” | Mangi una frittata e finisci in codice rosso

avviso del Ministero della Salute -Fonte-Pixabay-akirEVarga-LaGazzettadelSerchio.it (
Quello che è emerso nelle scorse ore ha gettato letteralmente nel panico i consumatori: ecco le parole arrivate dal Ministero della Salute.
Fai attenzione a quello che metti nel carrello della spesa se non vuoi ritrovarti al pronto soccorso.
Nelle scorse ore è scattata ufficialmente l’allerta alimentare: il divieto del Ministero della salute è chiarissimo.
Supermercati presi d’assalto, prezzi alle stelle e l’invito a non comprare questo alimento.
Una cosa del genere non si vedeva dai tempi della pandemia: scaffali svuotati. Ecco che cosa sta accadendo.
Ministero della Salute, il divieto di acquistare i prodotti più comuni
Dall’inizio dell’anno ad oggi in Italia sono stati già ritirati 185 prodotti. I dati, riportati dal sito web www.ilfattoalimentare.it, sono, a dir poco, da brividi e parlano di ben 46 richiami. Tra ostriche potenzialmente infetti, cibi contaminati da Listeria Monocytogenes, tracce di plastica e metalli, mancata segnalazione di allergeni e date di scadenza, sembra di fare la spesa in un supermercato dei Paesi che una volta venivano definiti quarto mondo. La verità è che, purtroppo, nonostante i molteplici controlli e gli elevati standard qualitativi che tutti i protagonisti della filiera alimentare sono tenuti a osservare, il rischio che il cibo commercializzato sia pericoloso, resta.
Ora è saltata fuori un’altra notizia allarmante, che riguarda proprio alcuni prodotti di genere alimentare. Scopri qual è il retroscena drammatico che è appena venuto a galla e la notizia che ha gettato letteralmente nel panico milioni di consumatori.

Il temuto virus e l’allerta alimentare
A quanto pare, un prodotto alimentare ha subito un incremento vertiginoso dei prezzi al consumo. Si tratta delle uova che hanno raggiunto un costo medio di 6,85 dollari, registrando un +10,4% rispetto allo scorso anno. Il motivo non è legato però al semplice crescere dei tassi dell’inflazione che hanno fatto lievitare prezzi di beni e servizi. I rincari sono l’amara conseguenza della temutissima influenza aviaria, che si è diffusa negli Stati Uniti d’America.
La malattia infettiva in questione è molto contagiosa ed è causata da un virus influenzale di ceppo A, che ha portato alla morte di circa 30 milioni di galline negli ultimi mesi. Dunque tra i consumatori si sta scatenando il panico dovuto alla consapevolezza della carenza di uova e del conseguente aumento dei prezzi di uno dei generi alimentari più comuni. Al momento l’emergenza è scattata oltreoceano ma questo non ci mette al riparo dall’eventualità che il virus possa diffondersi anche nel vecchio continente e nel Bel Paese, come già successo dal 1997 al 2014 in diverse zone dello stivale.