Giorgetti come il boia: annunciata la prima tassa giornaliera della storia | Tutti gli italiani lavoratori coinvolti

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti - Fonte Instagram - LaGazzettadelserchio.it

Brutte notizie per tutti i contribuenti italiani, in arrivo una nuova tassa. Ecco tutti i dettagli della notizia

L’argomento tasse si sa, è un tasto abbastanza dolente per gli italiani. Eppure, a quanto a pare, una nuova potrebbe arrivare da un momento all’altro.

Come se non bastasse, i contribuenti che attualmente si trovano già ad affrontare un periodo storico abbastanza difficile, ora si troverebbero con un nuovo “problema” da dover affrontare.

Tutto questo è sorto in seguito all’ordinanza della Corte di Cassazione sulla vicenda della nave Diciotti. Il dato preoccupante di questa vicenda, è proprio che le ripercussioni economiche andrebbero a colpire direttamente i cittadini.

La brutta notizia riguarda l’argomento Migranti. Si tratta della tassa sul clandestino: ognuno di loro rischia di costare ben 160 euro al giorno ai cittadini.

La nuova tassa giornaliera

Il problema ruota attorno al risarcimento dei danni, sancito venerdì scorso dalla Suprema corte, verso uno dei migranti eritrei che nell’estate del 2018 si trovava a bordo della imbarcazione della Guardia costiera. L’emigrante ha infatti  avviato una pratica legale chiedendo un indennizzo per essere stato trattenuto in modo «forzato ed arbitrario», per alcuni giorni, sul natante. In realtà si tratterebbe di una causa intentata da ben oltre 40 migranti eritrei che erano sulla Diciotti. Quest’ultima respinta in primo ed in secondo grado.

Tuttavia solo uno di loro ha deciso di proseguire, con successo, con un risarcimento che sarebbe stimato in circa 1.600 euro più le spese legali, 160 euro al giorno. Il danno sarebbe nettamente superiore per le casse dello Stato, e quindi per i contribuenti, se anche gli altri migranti eritrei avessero continuato nella loro battaglia al risarcimento.

Tassa
Tassa giornaliera – Fonte pixabay – LaGazzettadelserchio.it

Il parere del Ministero dell’Interno

Su questa situazione si è espresso il Ministero dell’Interno che si è mostrato abbastanza tranquillo sulla vicenda poiché sostiene che, all’epoca dei fatti, tutto è stato svolto in maniera corretta. Per l’attuale titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, non ci fu alcun sequestro di persona. Una tesi, quest’ultima, confermata da diversi elementi. Il primo tra tutti è il fatto che i migranti eritrei furono assistiti al meglio, e che è erroneo citare non meglio precisati danni psicologici e relazioni relativi alla permanenza sulla nave Diciotti.

Tra l’altro in tale circostanza furono proprio le autorità italiane ad andare in soccorso delle persone a bordo dell’imbarcazione, in acque maltesi, dal momento che le motovedette di quel Paese non furono capaci di farlo. Insomma, nessuna omissione di soccorso.