“Dichiariamo il fallimento” | Addio Coop.: scoppia l’ennesimo scandalo italiano, sedi già smontate

Coop, chiusura sedi - Fonte Lgds - LaGazzettadelserchio.it
Chiusura definitiva di alcune sedi, il fallimento è stato inevitabile. Ecco cosa è accaduto
Un ruolo di spicco nell’industria bancaria italiana è rappresentato dalle Banche di credito Cooperativo, ampiamente diffuse su tutto il territorio del nostro paese.
Eppure, anche una realtà così solida può essere soggetta al fallimento e ciò comporta inevitabilmente sfiducia, oltre a danni economici, a tutti quei risparmiatori che vi si erano affidati.
Fortunatamente le nuove misure prevedono che il costo del risanamento delle banche fallite ricada sugli azionisti e sui creditori, invece che sui contribuenti.
Ad ogni modo quello che è sicuro che in Italia sono già sette le banche fallite, di cui tre 3 Coop. Scopriamo quali sono nei prossimi paragrafi.
Sistema bancario italiano è a rischio?
Non è la prima volta che in Italia si sente parlare di crisi delle banche e di salvataggi statali. Sono molte le banche salvate dallo Stato ma non mancano i casi di istituti falliti e quanto pare, non sono nemmeno pochi.
Sono molte le banche salvate dallo Stato ma non mancano i casi di istituti falliti e quanto pare, non sono nemmeno pochi.
Parliamo di una situazione che si verifica già dagli anni Ottanta quando i più grandi crolli riguardavano banche con problemi strutturali oppure delle casse legate ad alcuni territori. Ad essere le più colpite però risultano essere le banche locali. Pertanto preoccuparsi della solidità dell’istituto di credito, a cui si ha affidato i propri risparmi, è doveroso da parte di tutti.

Chiusura per tre sedi
Come riporta truenumerbs.it, il fallimento è già avvenuto per tre filiali molto note. Si tratta nello specifico di tre banche ti tipo “Coop.” (cooperative) fallite tra cui tre banche di Credito Cooperativo, Banca Romagna, Banca Padovana e Banca Brutia finite in liquidazione coatta amministrativa. Tre SPA (in giallo) la Banca delle Marche, la Cassa di Risparmio di Ferrara e la Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti e una popolare, la banca dell’Etruria e del Lazio.
Nel frattempo, nell’Unione Europea, sono state modificate le norme per l’intervento pubblico a favore delle banche in crisi, allo scopo di tutelare i risparmiatori da brutte sorprese. Per le banche e per alcune società di intermediazione mobiliare (SIM) è stata introdotta una nuova procedura armonizzata, la risoluzione, comune ai 19 Stati membri dell’area dell’euro, in modo da superare i problemi creati dalle troppe differenze tra le procedure utilizzate nelle varie nazioni.