UFFICIALE DA MARZO: 200 euro in busta paga | Distrutto il Bonus Renzi: ci farciscono di soldi

Bonus in busta paga

Bonus in busta paga (Fonte: ANSA Foto) - www.lagazzettadelserchio.it

Parliamo di quei 200 euro in più in busta paga, grazie al nuovo bonus.

Ogni volta che a un cittadino arrivano soldi extra in aggiunta alle proprie entrate, è normale che tirano un sospiro di sollievo, soprattutto se le spese da sostenere sono alte, come per esempio per chi ha avuto figli, per chi è andato in pensione e così via.

Piano piano, i nuovi requisiti che sono stati resi noti per i vari bonus che arricchiscono la Legge di Bilancio 2025, i cittadini li stanno imparando praticamente a memoria, in modo da essere preparati quando si recano al Caf.

Per questo oggi vogliamo parlarvi di quei 200 euro in busta paga che vi arriveranno in più, seguendo questa direttiva.

Il bonus in busta paga

Oltre al bonus di cui vi parleremo a breve, volevamo ragguagliarvi anche su quello che ha preso il posto dell’ex Bonus Renzi, parliamo del Trattamento Integrativo 2025. Con questa agevolazione, i dipendenti potranno ricevere un contributo fino a un massimo di 1200€, per chi rientra in una specifica fascia di reddito.

Gli scaglioni di riferimento per ricevere questo bonus sono tre: per chi ha un reddito inferiore ai 15.000 euro, potrà ricevere l’importo massimo del contributo; per chi ha un reddito tra i 15.000 euro e i 28.000 euro, si vedrà accreditare il trattamento integrativo scalato con l’aumento del reddito e infine, per chi ha un reddito superiore ai 28.000 euro, non avrà nessuna integrazione in busta paga.

Cosa cercare in busta paga
Cosa cercare in busta paga (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Cosa cercare in busta paga

Oltre al Trattamento Integrativo 2025, una fascia di dipendenti, dovrà cercare in busta paga, anche l’accredito di un altro bonus, di 200 euro, ovviamente la cifra varia in base al tipo di contratto. Parliamo del Bonus Maroni, che prevede un incentivo ai lavoratori del settore pubblico e privato, in quanto permette ai dipendenti prossimi alla pensione di rimanere in servizio, ma solo se sono stati raggiunti i requisiti per poter accedere a quota 103.

Il vantaggio è che il lavoratore non dovrà versare i contributi e che la cifra a proprio carico sarà versata dal datore di lavoro. Quando si raggiungeranno i requisiti per poter richiedere la pensione diretta o di vecchiaia, il bonus termina e inoltre l’interessato potrà decidere di andare in pensione in ogni momento, rinunciando quindi a Bonus Maroni. In questo preciso caso dovrete informarvi in merito alla diminuzione dell’aliquota a cui potreste andare incontro, direttamente al Caf o all’INPS. Inoltre verificate bene i requisiti per poter proseguire il lavoro e richiedere il bonus senza incorrere in problematiche varie.