Ultim’ora – ADDIO ASSISTENZA SANITARIA NAZIONALE | Passato il comunicato: milioni di famiglie rimaste senza cure

L'ADDIO all'ASSISTENZA SANITARIA NAZIONALE

amaro retroscena sul Sistema Sanitario Nazionale -(www.Agenzientrate.gov.it)-LaGazzettadelSerchio.it

Ecco che cosa sta accadendo in Italia: l’assistenza sanitaria d’ora in poi diventerà solo un lontano ricordo sbiadito.

Il sistema sanitario nazionale del Bel Paese sta per cambiare completamente. Tutti si stanno chiedendo come si farà a curarsi.

Lo stravolgimento in atto è già sotto gli occhi di tutti: bisogna prepararsi a dire addio all’assistenza sanitaria pubblica.

Ecco i risultati, tutt’altro che incoraggianti, che sono emersi nelle scorse ore sulla situazione del Paese.

Non c’è in ballo solo la modifica sui medici di base e sui medici di famiglia, ma ora si parla dell’intero SSN.

Assistenza Sanitaria Pubblica italiana, il retroscena inaspettato

Il Bel Paese ha un sistema sanitario che offre a tutti i cittadini assistenza pubblica. Questo servizio, reso dal cosiddetto SNN, il Sistema Sanitario Nazionale, non è gratuito ma è sovvenzionato dalle tasse che ciascun contribuente versa tramite il pagamento delle tasse. In particolar modo, il 19% dell’Irpef, l’imposta sui redditi delle persone fisiche, va a rimpinguare le casse dello Stato destinate all’assistenza sanitaria. Si tratta di circa 2,1 miliardi.

Purtroppo però si sente sempre più parlare di casi in cui i cittadini sono costretti a rivolgersi a cure private per ovviare alla mancata efficienza delle strutture ospedaliere pubbliche. Liste d’attesa lunghissime per poter ottenere un accertamento, una visita specialistica o un intervento chirurgico rendono di fatto impossibile per tanti aspettare i servizi del SNN, specie nei casi più urgenti. Come se non bastasse ora è emerso un altro retroscena tutt’altro che rassicurante. Scopriamo di che cosa si tratta.

I risultati dello studio sull'assistenza sanitaria italiana
amaro retroscena sul Sistema Sanitario Nazionale-Fonte-Pixabay-Free-Photos-Lagazzettadelserchio.it

Il risultato dell’ultimo studio sul Sistema Sanitario Nazionale

Poche ore fa sono stati resi noti i risultati di una ricerca condotta da parte del  Ministero della Salute mediante i servizi di Monitoraggio sui Livelli essenziali di assistenza sanitaria, LEA. Quello che è saltato fuori è che ben sette regioni italiane non hanno assistenza a sufficienza. Nel 2023 infatti, tredici Regioni e Province Autonome sono state in grado di raggiungere la sufficienza in tutte le aree dell’assistenza sanitaria. Quattro regioni sono state bocciate in due aree e altre quattro in una sola area.

In particolar modo, le Regioni insufficienti in due aree sono state la Valle d’Aosta, carente nell’assistenza distrettuale e ospedaliera, e l’Abruzzo, la Calabria e la Sicilia carenti sotto il punto di vista della prevenzione e assistenza distrettuale. La prevenzione è il tasto dolente dell’assistenza sanitaria anche per Liguria, Molise e per la Provincia di Bolzano. La Basilicata infine non ha raggiunto la sufficienza sull’assistenza distrettuale.