Ultim’ora: ecco il “Covid senza nome” | Non esiste cura, se ti becca sei morto: situazione tragica

Medico con mascherina (Pexels) - lagazzettadelserchio.it
Una sconosciuta malattia sta seminando il panico tra le persone. La chiamano il “Covid senza nome”. Non ha cura ed è letale.
È letale, ma non ha una cura, per questo tantissime persone sono terrorizzate da questa nuova malattia, di cui si sa poco e nulla.
Non se ne conosce neppure il nome, per questo in molti la chiamano infatti il “Covid senza nome“, anche perchè a tratti lo ricorda.
È stato scoperto a gennaio, con un primo focolare che è scoppiato dopo il decesso di tre persone, che nel giro di 48 ore sono decedute.
La situazione è preoccupante e la paura è tanta. Il ricordo dei tempi del Covid è ancora vivo e fa rabbrividire il solo pensiero di tornare a vivere un periodo come quello della pandemia.
Una malattia senza nome, ma letale
Al momento sono 419 i casi che sono stati registrati e ben 53 sono le persone decedute. La cosa spaventosa però, come scrive “RaiNews”, è che “l’intervallo tra l’insorgenza dei sintomi e il decesso è stato di 48 ore nella maggior parte dei casi”.
Neppure i test effettuati sui campioni dei casi sono riusciti a identificare la malattia. Tutti i campioni sono risultati negativi per l’Ebola o le malattie legate alla febbre emorragica, come Marburg, mentre alcuni di questi sono risultati positivi alla malaria.

Una malattia senza nome, ma molto pericolosa
Il primo focolaio è scoppiato con il decesso di tre bambini, che dopo aver mangiato un pipistrello sono deceduti nel giro di 48 ore. I sintomi della febbre emorragica, un’infezione che causa la febbre e il sanguinamento dal naso, dalla bocca o negli organi interni, li ha stroncati.
Una seconda epidemia è poi iniziata il 9 febbraio, sempre nel Congo, paese africano in cui è iniziato il tutto. Tuttavia non è stato possibile comprendere quale malattia sta colpendo la popolazione. Come scrive “RaiNews”, i campioni che sono stati prelevati dai casi, sono risultati negativi ad alcune malattie legate alla febbre emorragica e all’Ebola. La situazione è grave e la paura è tanta.