1 marzo 2025: addio ai giorni di “malattia” per i lavoratori | Andremo a lavorare pure schiattando di dolore

La malattia per i dipendenti

La malattia per i dipendenti (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

Cosa vuol dire che i dipendenti dovranno dire addio alla comune malattia? Facciamo chiarezza.

I nostri bisnonni e antenati vari hanno lottato molto nel passato affinché tutti quanti noi, nel corso degli anni, potessimo beneficiare di tutti quei diritti che se oggi sono scontati, in passato non lo erano.

Il salario minimo garantito, giorni di ferie, di malattia, di permesso, la maternità, il diritto di non essere licenziati per l’insorgere di malattia o di gravidanza, un orario definito e così via, sono tutte agevolazioni che in passato non esistevano. Gli eventi passati non dovremmo mai dimenticarceli, anche solo per rispetto di chi ha pagato con la vita per i propri ideali.

Per questo motivo, sono molti coloro che vogliono saperne di più in merito alla voce che potremmo dover dire addio alla malattia per i lavoratori. Ma sarà veramente così?

La malattia dei dipendenti

Che siate lavoratori del settore privato o del pubblico, tutti quanti avete diritto alla malattia, cioè quei giorni di riposo per cui un dipendente può stare a casa per rifocillarsi, senza perdere il lavoro. Il dipendente, dopo aver ottenuto il benestare del medico il quale ha confermato la necessita di questo ultimo di restare a casa, per patologie particolari che non gli consentirebbero di portare avanti la propria mansione lavorativa, dovranno comunicare al datore di lavoro il periodo per cui si assenteranno dal lavoro.

In questo caso quindi, il cittadino non potrà uscire da casa in alcuni orari prestabiliti, pena l’annullamento della malattia. Badate bene, nei primi tre giorni di malattia, a pagare sarà il datore di lavoro, qualora invece il periodo fosse da quattro giorni in poi, sarà l’INPS a pagare. In merito alla retribuzione, anche secondo le indicazioni del contratto di lavoro, sarà diverso in base al periodo. Come riportano da money.it: dal 4° giorno al 20° giorno, la retribuzione media giornaliera sarà al 50%, mentre dal 21° giorno al 180° giorno, la retribuzione media giornaliera sarà al 66,66%, per quanto riguarda l’indennità prevista dall’ente.

 Malattia lavoro
Malattia lavoro (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Quando la malattia non si può più richiedere

Cosa vuol dire che i dipendenti dovranno dire addio alla malattia? Non tutti sanno che un dipendente non potrà stare in malattia per molto tempo, in quanto in Italia è previsto che il periodo massimo di malattia è di 180 giorni. Dopo quella data non solo non riceverete più nessun corrispettivo, ma potreste essere soggetti anche a licenziamento.

In alcuni contratti è previsto un mese in più “di bonus”, grazie al quale avrete il posto di lavoro salvo, ma non riceverete nemmeno un euro di stipendio, finché non rientrerete al lavoro. Prestate dunque attenzione ai giorni di calendario quando vi mettete in malattia.