Nomina del nuovo Papa dopo Francesco: per Chatgpt non ci sono dubbi | Sarà la prima volta nella storia
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Papa Francesco sostituto - foto wikicommons - lagazzettadelserchio.it
Abbiamo chiesto a Chatgpt chi sarà il successore di Papa Francesco: la risposta ci ha spiazzati e non poco.
“Chi sarà il prossimo papa?” – Una domanda che nelle epoche precedenti sarebbe stato il più classico dei quesiti «da un miliardo di dollari», ma che nel pieno avvento dell’intelligenza artificiale può trovare sbocchi assolutamente difficili da pensare.
La domanda l’abbiamo fatta dunque a Chatgpt, l’istituzione moderna per eccellenza delle IA, sperando di poter avere degli spunti di riflessione sul prossimo pontefice, eletto come di consuetudine previo conclave vaticano.
GPT ci ha dunque restituito questo pool di nomi caldi che, con buona probabilità, sono tra i principali candidati ad assumere il comando della Chiesa Cristiana nel prossimo futuro.
Il successore di Papa Francesco secondo ChatGPT
Pietro Parolin: cardinale e diplomatico vaticano classe 1955, nato a Schiavon (Italia). Impegnato da 12 anni come Segretario di Stato della Santa Sede, ha avuto il compito di braccio destro di Bergoglio per quanto concerne gli affari interni ed esterni allo Stato Vaticano.
Matteo Zuppi: cardinale e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Anche lui classe ’55, si è contraddistinto negli anni come sacerdote di Sant’Egidio e Arcivescovo di Bologna. Tra tutti i candidati, sembra quello dalla personalità più carismatica di tutte.
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Il possibile successore di Papa Francesco meno probabile
Luis Antonio Tagle: cardinale filippino classe 1957, negli anni ha ricoperto l’importante ruolo di Cardinale di Manila. Potrebbe essere il primo Papa asiatico della storia del cattolicesimo moderno.
Jean-Claude Hollerich: cardinale lussemburghese classe 1958, ha avuto la stima incondizionata di Bergoglio grazie alla sua visione progressista e moderna della società. Ha avuto grande rilievo grazie al Sinodo sulla sinodalità.
Pierbattista Pizzaballa: patriarca latino di Gerusalemme, classe 1967 (il più giovane di questa lista). Si è distinto per il suo immenso impegno nel dialogo tra diverse culture e religioni e la sua straordinaria abilità nel mediare i conflitti locali.