“Buongiorno, mi dispiace ma non ho il divano” | Questo furbetto così non ha mai pagato la TARI: il trucco legale
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Uomo seduto sul pavimento per via della TARI-Fonte-(Canva-MachineHeadz)-Lagazzettadelserchio.it
Controlla subito le regole per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani, se non vuoi problemi con la Legge.
Le nuove regole indicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze non lasciano spazio a dubbi.
Sei costretto a versare l’imposta sull’immondizia, a meno che tu non sia esentato.
Verifica i requisiti per richiedere l’esenzione dal pagamento obbligatorio.
Ecco qual è il termine ultimo per versare la Tari se non si vuol incorrere in multe e sanzioni.
Tari, le nuove regole determinate dal Mef
La Tari è l’imposta obbligatoria sui rifiuti solidi urbani che viene applicata a chiunque sia proprietario di un immobile. Nel caso in cui l’immobile sia affittato sarà chi abita effettivamente nell’appartamento a dover pagare la Tari. L’unica eccezione è riservata agli affitti brevi inferiori a sei mesi. Ogni anno per determinare l’importo dell’imposta vengono segnalate dal Governo, attraverso il Mef, delle linee guida a cui rifarsi. Quest’anno è stato introdotto il parametro del fabbisogno standard.
La Tari infatti in genere viene calcolata tenendo conto delle dimensioni dell’immobile, dunque viene spontaneo chiedersi come mai la tassa sulla spazzatura viene sostenuta dall’affittuario e non dal proprietario. Se almeno una volta ti è capitato di porti questa domanda, sappi che la risposta è molto semplice. Cerchiamo di chiarire questo aspetto e soprattutto di far luce sui casi in cui è possibile evitare di pagare la Tari, senza infrangere la Legge.
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I casi di esenzione
La Tari è un’imposta volta a coprire le spese dei Comuni relative al ritiro, alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Va da sé che è chi abita un’immobile a creare immondizia. Inoltre in un immobile, a prescindere dall’uso, che sia domestico o commerciale, si produce tanta più spazzatura quante più sono le persone che utilizzano quell’immobile e quanto più è esteso. Per definire l’importo da versare, il Ministero dell’Economia e Finanze, come abbiamo anticipato ha stabilito un criterio di fabbisogno standard. Per tale tassa obbligatoria però esiste anche delle possibilità di esenzione.
La Tari va pagata secondo le indicazioni comunali in cui si trova l’immobile e occorre rispettare scadenze e importi fissati di volta in volta dal singolo Comune. Una caratteristica però accomuna le diverse città d’Italia: nessun contribuente italiano è esentato dal pagamento, eccetto in due casi. Per evitare di pagare la Tari occorre essere in grado di dimostrare che il locale non è idoneo a produrre rifiuti, in quanto non utilizzabile. In tal caso i parametri presi in considerazione sono la mancanza di arredi oppure la mancanza di utenze attive, ovvero luce, acqua e gas. Queste caratteristiche rendono impossibile abitare nell’immobile.