Mazzata per chi vive in affitto: UFFICIALE la seconda IMU | Facevi prima a comprartela la casa

Conti da fare

Conti da fare (Pixabay) - lagazzettadelserchio.it

Una batosta colpisce tutti coloro che vivono in affitto. Arriva una seconda IMU da pagare che li fa pentire di non aver comprato casa. 

Sono sempre più le persone che oggigiorno rinunciano ad acquistare una casa di proprietà.

Sebbene comprare una casa tutta propria sia un importante passo della vita, tantissime persone rinunciano a farlo a causa degli enormi costi che comporta.

Mutuo e spese notarili sono solamente alcuni di questi. Senza contare poi gli eventuali costi di manutenzione e ristrutturazione e le beghe burocratiche.

Per queste ragioni quindi sempre più persone decidono d’andare in affitto. Ultimamente però anche l’affitto si sta rivelando qualcosa di poco convenevole.

Una batosta per le persone che sono in affitto

Sembra che ultimamente anche andare in affitto sia poco convenevole. Non solo non è semplice riuscire a trovare una casa in affitto a un prezzo ragionevole, ma sembra anche che chi è in affitto sia tenuto a pagare un’imposta di registro.

L’Agenzia delle Entrate è molto chiara sulla questione e ha previsto alcuni casi in cui l’imposta di registro si paga. Non tutti quindi sono tenuti a pagarla ma solamente alcune persone che hanno un determinato contratto di affitto.

Scambio di chiavi
Affitto (Pixabay) – lagazzettadelserchio.it

Un’imposta che fa rimpiangere chi è in affitto della propria scelta

L’articolo 3 del decreto legislativo 23 del 2011 ha disposto in quali casi la persona che si trova in affitto è tenuta a pagare l’imposta di registro.

“Money.it” scrive che qualora si ha un contratto di affitto con cedolare secca, allora non bisogna pagare l’imposta di registro, nè quando si registra il contratto per la prima volta, nè successivamente. La cedolare secca è infatti un’imposta che sostituisce altre tasse, come la stessa imposta di registro, per cui copre le proroghe del contratto senza costi aggiuntivi. Il contratto di affitto senza cedolare secca prevede invece che ogni anno bisogna pagare l’imposta di registro, anche se si proroga il contratto. Tale pagamento dev’essere fatto entro 30 giorni dalla scadenza, utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate oppure il modello F24. Non ci sono alternative.