40.000€: è appena passata la nuova Legge 104 | Diventi ricchissimo anche solo se hai un parente
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Simbolo handicap (Pexels) - lagazzettadelserchio.it
La nuova 104 permette ai parenti dei disabili di arricchirsi. Sfruttando le agevolazioni possono arricchirsi. Basta un parente ed è fatta.
È un momento di gioia per le famiglie che hanno un invalido in casa.
A partire da adesso, possono trarre vantaggio da un’agevolazione prevista per chi assiste gli invalidi, che garantisce loro degli importanti benefici.
Lo testimonia l’ordinanza della Corte di Cassazione 449 del 2025, che facendo chiarezza su alcuni articoli del Tuir, ha mostrato un enorme agevolazione per chi assiste l’invalido presente in casa.
La cosa chiaramente rende felice tantissime persone, che a partire da adesso possono “arricchirsi”, fornendo assistenza a chi ne ha bisogno.
Un sospiro di sollievo per chi assiste un invalido in famiglia
Nello specifico, la Corte di Cassazione ha fornito una reinterpretazione degli articoli 10 e 15 del Tuir, sottolineando che è possibile ottenere un importante beneficio fiscale fornendo assistenza alla persona invalida. Considerando l’elevato costo delle spese sanitarie che l’assistenza agli invalidi comporta, si tratta di una grande notizia, che fa tirare un sospiro di sollievo a tantissime persone, soprattutto coloro che fanno fatica a sostenere tali spese e hanno un invalido grave in casa.
Ma in cosa consistono questi due articoli? Come riporta il sito “Money.it”, l’articolo 10, comma 1, lettera b, permette di portare in deduzione, ovvero di avere un’enorme riduzione delle spese, in questo caso sanitario, le spese mediche e quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione. L’articolo 15, comma 1, lettera c invece permette di detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sanitarie, costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica.
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Un chiarimento su chi assiste un invalido in casa
Ma ecco perchè questa nuova ordinanza rappresenta un motivo di gioia per chi ha in casa un invalido da assistere. L’ordinanza specifica che l’assistenza non deve essere per forza qualificata da parte del personale specializzato, come ad esempio il personale infermieristico, in quanto gli articoli del Tuir non lo specificano. Di conseguenza si può ottenere la deduzione anche per il semplice pagamento di un collaboratore domestico che assiste la persona invalida, purchè però abbia un’invalidità grave e permeante o menomazione.
Stando ai chiarimenti dell’ordinanza, le prestazioni in oggetto, come riporta “Money.it” “dovrebbero ricadere nell’art 15 e beneficiare della detrazione del 19% su un limite di spesa massimo di 2100 euro in quanto sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, dove il reddito complessivo non superi i 40.000 euro“.