Clamoroso da “Fratelli d’Italia”: da oggi ci pagano per NON fare sesso | Lo chiamano il “Bonus di castità”
Da adesso Fratelli d’Italia paga per non fare sesso. Il bonus in questione si chiama “bonus castità”. Ma ecco di cosa si tratta.
Il sesso è un requisito essenziale per la vita di molte coppie. È espressione di piacere e allo stesso tempo un mezzo attraverso il quale si genera la vita, di conseguenza è qualcosa che per molti non può non esserci.
Spesso la sua mancanza nella vita di coppia rappresenta infatti il motivo della sua rottura, considerando che tantissime sono le coppie che si sono separate a causa di una vita sessuale assente o poco soddisfacente.
In alcuni paesi del mondo, l’avere rapporti intimi è talmente importante da essere perfino ritenuto un obbligo coniugale. Chi lo viola infatti deve risarcire l’altro partner.
In Italia però funziona in modo diverso. Chi non fa sesso viene addirittura pagato.
Altrove un obbligo matrimoniale e se violato, risarcibile
Secondo la legislatura francese, avere rapporti intimi fa parte dei doveri del matrimonio. Prevede infatti l‘addebito della separazione e perfino un risarcimento danni in caso di violazione. Se quindi una coppia divorzia e attribuisce la causa a una scarsa vita sessuale, il tribunale accogliendo la richiesta, addebita l’intera colpa della fine del matrimonio al partner che “ingiustificatamente” si è rifiutato di avere dei rapporti sessuali.
La Corte europea dei diritti dell’uomo è intervenuta sulla cosa, individuando una violazione dell’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ovvero il diritto al rispetto della vita privata e famigliare. Ha concluso poi rimarcando che i rapporti con il partner non devono assolutamente rientrare tra i doveri coniugali. In Italia infatti funziona in maniera diversa. Le persone vengono addirittura pagate per non avere rapporti intimi.
In Italia pagati senza fare sesso
La legislatura italiana, da questo punto di vista si pone in modo nettamente diverso rispetto all’ordinamento francese. Come riporta “Money.it”, il Codice Civile, parla di assistenza morale e materiale. Il diniego è infatti causa di addebito della separazione soltanto quando è prolungato, immotivato e dimostrato un nesso causale della fine del matrimonio.
Non è quindi un dovere imponibile e non è mai causa di addebito della separazione, di conseguenza all’ex partner si possono chiedere gli oneri, come il mantenimento, pur non avendogli concesso rapporti sessuali.