“Multa automatica se hai la partita IVA” | Salvini ha deciso: col nuovo codice della strada non puoi farlo
Cerchiamo di fare chiarezza in merito al discorso della multa e dei possessori di partita IVA, in base al nuovo Codice della Strada.
Con le multe non si scherza e lo sappiamo bene, ma non solo con quelle, in quanto tutti i pagamenti dovuti che diventano insoluti, generano conseguenze importanti. Per prima cosa, la mora continua a salire per ogni giorno non pagato, secondo, bisognerebbe sempre evitare di avere problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Infatti i loro provvedimenti sono molto severi, anche perché lo Stato deve rientrare di quella spesa e in un modo o nell’altro in qualche modo dovranno essere presi provvedimenti. Per questo motivo, in questi giorni si sta parlando anche molto, di modalità per giungere alla rottamazione delle cartelle esattoriali, con versamenti rateizzati dell’importo dovuto.
In rete però c’è molta confusione in merito alle multe e alla Partita IVA. Veramente con il nuovo codice della strada non potranno essere fatte? Facciamo chiarezza in merito.
Cos’è il fermo amministrativo
Quando siamo in ritardo con dei pagamenti, dopo diversi solleciti da parte di chi dovrebbe ricevere l’importo, arriva la cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate con la tempistica entro il quale bisogna saldare il debito per evitare provvedimenti gravi. Da qui in poi, se il contribuente non farà nulla per mettersi in regola, si arriva al fermo amministrativo.
In questo caso, se è possessore di un’auto, questa verrà appunto bloccata in attesa che il cittadino versi il corrispettivo dovuto. Prima di arrivare quindi al pignoramento del mezzo, il cittadino avrà ancora una chance, ma non potrà assolutamente né guidarla, né rottamare l’auto. La domanda sorge spontanea però, potrà venderla?
La multa a chi ha la partita IVA
Veramente chi riceve una multa e ha la Partita IVA, per il Codice della Strada non potranno fargliela? Ebbene, chiariamo questo argomento, in quanto tutti i cittadini a prescindere che questi siano autonomi, dipendenti, pensionati e così via, possono ricevere una multa, arrivando al fermo amministrativo, in assenza di riscossione dell’importo dovuto. Come rivelano da motorzoom.it, qualora un venditore autonomo volesse vendere la propria auto posta sotto fermo amministrativo, soltanto in questo caso pare possa farlo, prima che questo provvedimento “diventi esecutivo”.
Secondo il sito conte.it, in realtà l’auto può essere venduta dal cittadino, a prescindere che abbia o meno Partita IVA, ma per legge, qualora il venditore non dovesse informare l’acquirente di questa casistica particolare, quest’ultimo potrà richiedere la risoluzione del contratto, visto che chi la compra non potrà comunque guidarla, essendo posta in fermo amministrativo. Detto ciò, il consiglio della compagnia assicurativa è quello di verificare sempre la storia del veicolo usato, al PRA, prima di acquistare qualunque auto, anche parchè questa informazione, non sarà presente né sul Certificato di proprietà, né sulla Carta di circolazione e neanche sul foglio complementare.