“NON HAI VINTO” | Gratta e Vinci dell’INPS: da oggi la pensione te la rifiutano così

Il Gratta e Vinci dell'INPS

Il Gratta e Vinci dell'INPS (Fonte: Redazione) - www.lagazzettadelserchio.it

Cosa vuol dire che per ottenere la pensione dall’INPS è come quando acquisti il Gratta e Vinci? Resterete sicuramente senza parole.

Quando si inizia a lavorare, i primi due pensieri del cittadino riguardano lo stipendio e la pensione. Il primo fattore è fondamentale per poter iniziare la propria vita “da adulti”: acquistare casa, pagare le tasse, fare la spesa e concedersi anche quei piccoli sfizi, che ci aiutano a bilanciare il giusto pensiero in merito al lavoro e vita privata.

In merito alla pensione invece, nonostante quel tanto atteso momento sappiamo tutti che arriverà dopo molti decenni, bisogna iniziare a pensarci, in modo da fare tutto quello che è in nostro potere, per vivere l’anzianità con meno stress possibile.

Per questo motivo, la notizia letta in merito a quel: “ci dispiace, ma non ha vinto”, ha fatto vivere il momento di pensionamento dell’INPS come una sorta di Gratta e Vinci. Cerchiamo di spiegare meglio questo delicato episodio.

Quando si può andare in pensione in Italia

L’età pensionistica è un terno al Lotto, in quanto, grazie all’aumento dell’aspettativa di vita, questo traguardo pare allungarsi sempre di più. Anche perché sono le regole in sé che gestiscono la pensione che sono differenti, in quanto, con la Legge Fornero si è sancito definitivamente il passaggio al calcolo contributivo e non più a quello retributivo in todo o misto, come per chi ha già versato contributi prima del 1996.

Ad oggi quindi e almeno fino al 2026, per accedere alla pensione di vecchiaia bisognerà avere almeno 67 anni di età e 20 anni di contributi, escludendo ovviamente le opzioni in merito alla pensione anticipata, da Opzione Donna, all’Ape Sociale e così via. Ma cosa succede se pur avendo raggiunto questo requisito minimo, l’INPS rigetta la vostra domanda?

 

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Pensione INPS: come giocare al Gratta e Vinci

In rete regna il caos dopo quella testimonianza riportata da money.it (che vi consigliamo di leggere), dove molti hanno paragonato il poter andare in pensione, come una sorta di Gratta e Vinci. Vincere o perdere è un terno al Lotto ormai. Come mai l’INPS ha bocciato la domanda del cittadino negandogli quindi la possibilità di andare in pensione?

Questo caso vogliamo portarlo alla vostra attenzione in quanto in molti potrebbero vivere lo stesso scenario. In pratica un cittadino ha lamentato il fatto che, pur avendo raggiunto i 67 anni di età e i 20 anni di contributi, si è visto rigettare la domanda di pensionamento. Come riportano dal sito: “le è stato negato il diritto al collocamento in quiescenza è dovuto al suo mancato soddisfacimento del requisito economico richiesto per l’accesso alla pensione di vecchiaia…lei è da considerare come un “contributivo puro” avendo fatto richiesta del computo per la Gestione Separata…”. Nel caso del cittadino dunque, non rispettando i requisiti richiesti, anche se raggiunta l’età e gli anni di contributi, per poter andare in pensione dovrà quindi attendere la fascia dei 71 anni di età e 5 anni di contributi.