Panico per chi è in affitto: UFFICIALE la nuova trattenuta | Altri 1000€ vanno a farsi benedire

Ragazza in lacrime

Ragazza piange (Pexels) - lagazzettadelserchio.it

La legge ha fatto chiarezza sulle trattenute, ma chi è in affitto è nel panico. Sa che così deve dire addio al proprio denaro. 

Andare in affitto non è sempre qualcosa di semplice. È certamente meno dispendioso rispetto all’apertura di un mutuo per potersi acquistare una casa di proprietà, ma a volte può essere davvero snervante, soprattutto quando si tratta di riottenere la caparra versata alla firma del contratto.

Quest’ultima è un tasto dolente per gli affittuari, poichè capita spesso che chi affitta l’immobile, si approfitta della persona, cercando ogni modo per trattenergli la caparra.

Pone qualsiasi cosa a carico dell’affittuario, anche dei danni che potrebbero essere inesistenti, spacciando la trattenuta del denaro per un risarcimento. A volte fa firmare il contratto all’affittuario con la convinzione che la caparra sia già sua, prima ancora di vedere se alla scadenza del contratto la casa riporta dei danni.

In realtà però, non è cose che le cose dovrebbero andare. La legge è infatti molto chiara a riguardo, dato che solamente in alcuni casi la caparra dell’affitto può essere effettivamente trattenuta.

Non sempre la cauzione può essere trattenuta da chi affitta

Diversamente da ciò che siamo abituati a credere, sono pochi i casi in cui l’affittuario deve rispondere dei danni presenti in casa, di conseguenza solamente a volte chi affitta la casa può effettivamente trattenere il denaro della cauzione.

A meno che il contratto non lo preveda esplicitamente, l’inquilino non è in generale tenuto a risarcire dei danni, a meno che questi non abbia causato effettivamente dei danni. Lo stabilisce la stessa legge, che pone diversi limiti al proprietario della casa.

Disegno casa e soldi
Cauzione casa in affitto (Pixabay) – lagazzettadelserchio.it

Alcune norme per regolare le trattenute

È in un solo caso che l’inquilino a tenuto a risarcire i danni della casa, ovvero qualora questi danno dovessero essere causati per incuria oppure per colpa, come riporta “Money.it”.

Oltretutto, il proprietario della casa non può quantificare da solo l’ammontare del risarcimento, a mano che non ci sia tra loro un accordo che porta il proprietario della casa a trattenere i soldi della cauzione. Qualora invece il proprietario decide di trattenere la cauzione senza che vi sia un accordo con l’affittuario, allora l’affittuario può anche procedere per vie legali. Se poi non ci sono danni, ma la cauzione non viene restituita al momento della riconsegna delle chiavi dell’immobile, l’affittuario ha dieci anni di tempo per presentare un ricorso contro di lui e riottenere la dovuta somma con gli interessi aggiuntivi. C’è quindi ben poco da scherzare con le trattenute e con le norme che le regolano. Le conseguenze possono essere gravi.