Dopo quello auto, ecco il BOLLO CASA: continuano a torturarci | Ufficiale la tassa costosissima sul mattone

Chiavi di casa - foto Pexels - Lagazzettadelserchio.it

Chiavi di casa - foto Pexels - Lagazzettadelserchio.it

Dalla padella alla brace, questo sintetizza in poche parole l’inizio del nuovo anno per molti italiani. Se hai una casa, meglio venderla.

Sono davvero molte le persone che, anche in questo nuovo anno, si sono lasciate come proposito quello di effettuare un investimento importante per sé e per gli affetti più cari.

Che si tratta di convivenza alle porte o matrimonio imminente, gran parte degli italiani aspirano al sogno comune: comprare una casa.

Al fine di procede all’acquisto, con i costi della vita attuali, non si può pensare di poter eseguire il ‘tutto e subito’. Pertanto sono molte le persone che cercano come soluzione quella bancaria.

Richiedere un mutuo, di questi tempi, è pane quotidiano. Certo è che, ancor prima di scegliere l’istituto bancario a cui affidarsi, sarebbe cosa gradita iniziare a effettuare una prima scrematura e soppesando ciò che offre una e l’altra.

Compro o affitto? Nel dubbio mi informo

In un contesto, quindi, di prospettiva imminente nel voler acquistare una casa, c’è anche l’altra faccia della medaglia. Chi sa di non poter dare garanzie economiche di un certo peso, propende per la scelta più immediata e sicura: l’affitto.

Ad ogni modo, però, ora sembra proprio che le ultime novità provenienti dallo Stato, riguardano in modo specifico coloro che hanno già un tetto sotto cui vivere. Le tasse aumentano ma gli stipendi restano uguali. Che cosa sta succedendo? C’è da temere il peggio? Scopriamo tutto nell’ultimo paragrafo.

Interni di una casa da poco arredata - foto Pixabay - Lagazzettadelserchio.it
Interni di una casa da poco arredata – foto Pixabay – Lagazzettadelserchio.it

Bollo casa, continuano a torturarci: ufficiale la tassa costosissima per tutti gl italiani

Stando a quanto riportato anche da informazionescuola.it, la Legge di Bilancio 2025 ha rivalutato letteralmente il mondo dell’IMU, Irpef, cedolare secca e tutto ciò che riguarda l’aggiornamento catastale. Facciamo un passo per volta. Per quanto riguarda l’IMU, va messo in evidenza come esso riguardi solo ed esclusivamente la seconda casa. Ovviamente, però, il tutto cambia se l’immobile risulta dato in affitto a terzi. In quel caso, il contribuente si ritrova dover prendere una decisione: cedolare secca o tassazione ordinaria?

Ora affrontiamo il tema di chi ha usufruito del Superbonus per ristrutturare casa. In questo caso, si incorre in una tassazione più salata. Chi vende casa entro dieci anni dai lavori, dovrà emettere un pagamento del 26% su ciò che concerne la differenza della somma della ristrutturazione eseguita. Infine, tutti gli immobili ristrutturati, devono essere aggiornati nei documenti relativi alle rendite catastali.