Giorgetti fa strage di pensionati: da oggi si paga il ‘pizzetto’ per ritirare a fine mese | 70€ a botta

Ministro Giorgetti

Ministro Giorgetti (Facebook) - lagazzettadelserchio.it

Il ministro Giorgetti non fa sconti ai pensionati. Per poter ritirare la pensione devono pagarci sopra un “pizzetto”.

La pensione non è solamente la fase della vita durante la quale ci si può dedicare a sé stessi e alle proprie passioni. Per tantissime persone è in realtà molto di più. È un traguardo che si raggiunge dopo anni di lavoro e in senso lato, rappresenta infatti la libertà.

È il momento della vita durante il quale ci si libera definitivamente dai vari impegni lavorativi, dalle corse in ufficio, in fabbrica. In cui c’è finalmente la libertà di fare quello che si vuole, senza pensare ad altro se non a sé stessi, alle proprie passioni, a chi si ama. Per questo è qualcosa di così ambito.

Tuttavia non annulla il pagamento delle imposte. Nulla può annullarle definitivamente, neppure l’andare in pensione.

Anzi, sono addirittura previste delle tasse sulla pensione stessa. Il ministro Giorgetti non fa sconti a nessuno, tanto che la legge prevede delle tasse perfino sulla pensione e perfino su quella degli invalidi. Un “pizzetto” da pagare per poterla ricevere.

Un “pizzetto” da pagare, ma non riservato a tutti

Sebbene ogni contribuente deve per legge pagare le tasse, ci sono alcune categorie di pensionati che sono esenti dal farlo. Questi sono gli invalidi civili totali. Per loro è infatti riconosciuto un assegno assistenziale, meglio noto come pensione d’invalidità o inabilità, che non influisce sul reddito complessivo, in quanto è appunto un reddito assistenziale.

Diversamente accade per altre tipologie di pensioni d’invalidità. La legge è chiara a riguardo. Il “pizzetto” è d’obbligo.

Mano di persona anziana e monete
Pensione (Pixabay) – lagazzettadelserchio.it

Un “pizzetto” per poter ritirare a fine mese, anche per gli invalidi

Mentre l’assegno assistenziale per le persone totalmente invalide è esente dalla tassazione, l’assegno ordinario d’invalidità è invece soggetto a tassazione.

Essendo una prestazione previdenziale, non è erogato al disabile solamente in base ai requisiti sanitari ed è quindi necessario che il beneficiario soddisfi dei requisiti contributivi, come riporta “Money.it”, pari ad almeno cinque anni di contributi versati, di cui almeno tre anni nell’ultimo quinquennio che precede la domanda. L’importo dipende quindi dai contributi versati. È infatti equiparato a una pensione e proprio per questo motivo sulle somme ricevute bisogna pagare l’Iperf. “L’assegno di invalidità è tassato, concorre alla formazione del reddito imponibile e deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi.” In pratica è soggetto a tassazione, nonostante si tratti di un assegno ordinario d’invalidità.