Ultim’ora: FALLISCE la storica banca italiana, correntisti per strada | Persi tutti i risparmi in una notte
Cosa sta succedendo con la storica banca dopo il fallimento? I correntisti hanno veramente perso tutti i risparmi?
Una delle paure più grandi di quando si apre un conto corrente è quello di perdere i propri risparmi. Purtroppo non è un’ipotesi così impossibile, perché capita che per cattiva gestione, bancarotta, azioni fraudolenti ecc., anche le banche possono chiudere improvvisamente le proprie saracinesche.
Per questo è molto importante affidarsi per prima cosa ad aziende solide, consolidate da anni e poi magari non investire mai tutti i risparmi in un’unica sede ma dividerli sia in banca che in posta per esempio. A ogni modo, questa notizia ha scioccato gli utenti, visto che tutti noi ci saremmo potuti trovare in questo scenario.
Dopo il fallimento della storica banca italiana, i correntisti e i lettori hanno iniziato a chiedersi se veramente i loro risparmi sono andati persi o meno. Cerchiamo quindi di fare chiarezza, aggiornandovi sulle ultime novità.
Il fallimento della storica banca italiana
Prima di rispondere a questo quesito che terrorizza i correntisti, dobbiamo fare un passo indietro per capire meglio di cosa parliamo. Dunque, siamo nel 2012 quando è iniziata l’inchiesta sul fallimento della Banca Popolare della Valle d’Itria e Magna Grecia, per quei “3 milioni di euro di prestiti concessi senza garanzia e altre operazioni finanziarie”, come rivelano da lagazzettadelmezzogiorno.it.
Per la procura questo scenario aveva causato il tracollo dell’istituto di credito. In seguito, il collegio dei magistrati aveva accolto la tesi della difesa, i quali sostenevano che “la valutazione dei rischi dei prestiti era stata elaborata dai consulenti della procura solo dopo il tracollo dell’istituto”, chiedendo una condanna a 6 anni di reclusione per gli imputati.
Cosa rischiano i correntisti
Dopo la sentenza di fallimento della storica banca, veramente i correntisti rischiano i loro risparmi? Durante il processo quindi di cui vi abbiamo parlato nel precedente paragrafo, entrambe le parti hanno rilasciato la loro versione dei fatti, con prove e testimonianze varie. Pochi giorni fa, come riportano da lagazzettadelmezzogiorno.it, il CdA, dopo aver analizzato la delicata questione, ha deciso: “di far cadere tutte le accuse a carico degli imputati”, in merito al fallimento della Banca Popolare della Valle d’Itria e Magna Grecia, gli imputati sono stati dunque tutti assolti.
Molti si sono poi chiesti che fine avessero fatto i risparmi dei correntisti. Per rispondere a questa domanda, vi riportiamo la delucidazione rilasciate da genisrl.it. In caso di fallimento bancario: “interviene in questi casi il fondo interbancario, un consorzio obbligatorio riconosciuto dalla Banca d’Italia, che assicura i depositi bancari entro il limite di 100mila euro per ciascun conto corrente, spiegando quindi che i correntisti non rischiano di perdere i loro risparmi.