Meloni approva il Reddito del Dentifricio: se hai carie non becchi una lira | Ti pagano per stare bene
Giorgia Meloni ha approvato un rimborso che in tanti desiderano, in quanto ti pagano se ti lavi i denti. Ma ecco in cosa consiste.
Sono appena terminate le feste natalizie ed è tempo di tornare alla vita di sempre.
L’inizio del nuovo anno significa un po’ questo: il ritorno alla vita di sempre con l’obiettivo di rispettare i nuovi buoni propositi. Alla quotidianità, al lavoro, allo studio e soprattutto ai conti.
Bisogna sempre porre l’attenzione sulle questioni fiscali, soprattutto a causa delle normative che sono in continua evoluzione.
Basta pensare a questo nuovo beneficio fiscale, che garantisce degli importanti vantaggi a chi si lava i denti. Si potrebbe dire che si tratta di un vero “bonus dentifricio“.
Un bonus per chi si lava i denti
Come riporta “Investire Oggi”, il legislatore ha introdotto l’obbligo dal primo gennaio 2020, di effettuare i pagamenti con degli strumenti tracciabili, per poter avere dei benefici. Tra questi, un rimborso per chi si lava i denti e utilizza il dentifricio.
Si tratta di un beneficio che rimborsa sia chi effettua la dichiarazione dei redditi, che le persone che ha a carico. Tuttavia non è applicabile a tutti. Non tutti possono usufruire di questo bonus, ma solamente le persone che in un anno, spendono determinate cifre in dentifricio e prodotti per la cura dei denti.
Un rimborso per chi usa il dentifricio e cura i propri denti
Le spese sanitarie sono tra le voci principali che consentono di usufruire della detrazione Irpef del 19% all’interno della dichiarazione dei redditi. Ciò vuol dire che, nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi, è possibile recuperare il 19% di ciò che è stato speso per la cura della propria salute e quindi anche in farmaci e prodotti omeopatici, di conseguenza anche prodotti per la cura dei propri denti.
Tuttavia non tutti possono usufruire di questo beneficio. Questo rimborso avviene solamente per le spese “che superano una franchigia di 129.11 euro“. Se quindi, le spese complessive sanitarie che sono state sostenute in un anno, sono inferiori a quella soglia, non è possibile allora ottenere nessuna agevolazione. Chiaramente le spese saldate sono detraibili nella dichiarazione dei redditi che è stata presentata nell’anno successivo alle spese. Pertanto, le spese saldate nel 2025 sono detraibili nella dichiarazione dei redditi del 2026. Di conseguenza in base a questa legislatura, le spese sanitarie saldate nel 2024, sono detraibili nella dichiarazione dei redditi del 2025.