Sorpresa nei banchi frigo: c’é la morte in queste cozze | Non le prendere mai da qui: ti becchi le malattie
Non acquistare queste cozze perché potrebbero causare dei problemi alla tua salute. Gli esperti del settore sono intervenuti per porre fine a tutto ciò.
Le cozze sono ricche di sodio e di colesterolo, dunque sono sconsigliate per coloro che hanno problemi di colesterolo alto. Possono essere anche causa di intolleranze alimentari, ma allo stesso tempo favoriscono il buon funzionamento del sistema immunitario e agiscono come antiossidante.
Inoltre la vitamina C aumenta le difese antiossidanti, favoriscono il buon utilizzo del ferro e sono una fonte di Omega 3. Tuttavia in questo periodo c’è una bellissima città italiana che sta facendo i conti con una dura realtà. Stiamo parlando di Taranto, la cui mitilicoltura interessa il Mar piccolo, il Mar Grande Nord e Sud.
Al centro della tensione c’è il Mar Piccolo perché nel fondo sono stati individuati dei livelli di tossicità causati dagli scarichi industriali. Per questo motivo le cozze dovrebbero essere allevate fino al mese di marzo e poi essere spostate in altre aree per completare la fase di maturazione.
Secondo quanto riportato sul sito lagazzettadelmezzogiorno.it pare che siano state vendute delle cozze di questo bacino da alcune pescherie a dei ristoranti della zona di Taranto andando contro le regole. Andiamo a scoprire cosa è accaduto nel dettaglio.
Queste cozze sono pericolose per la salute
Sì è occupato del caso il Pubblico Ministero Francesco Ciardo, il quale ha scoperto che queste cozze provenivano dalla Foce del Galeso per poi essere allevate in acque dove è stata riscontrata un’alta percentuale di diossina, pericolosa per la salute dell’essere umano.
Come se non bastasse è stato realizzato un elenco di varie pescherie e ristoranti che sono altamente coinvolti. I diretti interessati potranno avvalersi dei propri avvocati difensori per fornire la propria versione dei fatti.
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“Reati contro la salute pubblica”
Commercianti e ristoratori sono stati coinvolti in un’indagine dalla procura di Taranto per dei danni causati a terzi. “Reati contro la salute pubblica ed il commercio”, ecco l’accusa mossa contro circa 6 persone perché hanno messo in circolazione un quantitativo di cozze allevati nel Mar Piccolo contaminato. Non sono state prese in considerazione le normative igienico sanitarie e nell’atto della vendita non è stata riportata alcuna “etichettatura finalizzata alla tracciabilità del prodotto”.
In seguito alle indagini è emerso che a capo di tutto ci sarebbe stato un residente del posto, Stefano Depane, che avrebbe dato le direttive agli associati sulle modalità di vendita al dettaglio e ai singoli esercizi inerenti al commercio. Sono stati utili due indagati che hanno deciso di parlare in merito alla loro attività che consisteva nella trasformazione delle cozze raccolte nelle aree vietate.