“Signori, la vendita è proibita: lo mangi e ti prendi le malattie” | Addio al panettone più consumato dagli italiani
Uno tra i panettoni più mangiato dagli italiani è stato richiamato. Via dagli scaffali del Conad e degli altri supermercati.
Soprattutto nel periodo natalizio, ci sono moltissime leccornie che fanno gola a tutti, dai più ai meno golosi. C’è una vasta scelta e tutti vorremmo assaggiare dai prodotti più tradizionali a quelli più recenti.
La prima cosa che fanno i cittadini, soprattutto coloro che soffrono di particolari allergie, intolleranze o patologie, è quello di leggere le etichette. Grazie a questo mezzo informativo infatti, i consumatori sanno sempre cosa stanno per andare a mangiare.
Nonostante tutto, questo panettone è stato comunque ritirato ed era uno tra i più consumati dagli italiani. Per qualcuno potrebbe essere fatale, per questo il Conad e gli altri supermercati l’hanno tolto dagli scaffali.
L’importanza di restare aggiornati
Probabilmente possiamo apparire paranoici, ma è fondamentale restare sempre aggiornati in merito alle cibarie varie, in quanto ogni cosa potrebbe essere richiamata per qualche problema di produzione. C’è stato il caso dei vetri nella carne a causa di un guasto nel macchinario, fino ad arrivare ai casi (purtroppo) di salmonella e listeria.
Il Ministero della Salute nonché i vari punti vendita, comunicano tempestivamente ai cittadini di eventuali problemi emersi, in modo da invitarli a riportare il prodotto al punto vendita o comunque a gettarlo e non consumarlo. Anche perché non sempre i lotti vengono ritirati in tempo dagli scaffali, prima di essere stati acquistati.
Il panettone richiamato improvvisamente
In merito a questi comunicati rilasciati improvvisamente dal Ministero della Salute, come riportano da ilfattoalimentare.it, tutti i supermercati, non solo il Conad, hanno tolto dagli scaffali il Bauli “Cremino ” e “Budino”, per la possibile presenza di tracce dell’allergene arachidi, non presenti nelle etichette. Questo prodotto è molto pericoloso quindi per tutti i soggetti allergici.
Come hanno riferito dalla Bauli: “un Fornitore che ci ha informato, circa la potenziale presenza di allergene in tracce su alcuni lotti di materia prima. In quanto estraneo alla nostra produzione, tale allergene non è dichiarato in etichetta. Pertanto l’Azienda ha agito tempestivamente, attuando tutte le procedure previste dalle norme vigenti in un’ottica di massima responsabilità e trasparenza”. “I prodotti in questione sono venduti in confezioni da 750 grammi, con il numero di lotto LT451V e il termine minimo di conservazione (TMC) 30/04/2025”, fanno sapere da Il Fatto Quotidiano, motivo per cui l’azienda invita tutti i cittadini allergici a non consumare questi prodotti e questi lotti, fino a nuove comunicazioni.