Non vi resta che piangere | Giorgia Meloni massacra i pensionati: nuova tassa dall’1 gennaio 25
Purtroppo il nuovo anno promette veramente male. Questa categoria è messa al tappeto, situazione da disperazione assoluta.
In questo periodo dell’anno, sicuramente chi può gioire per aver ricevuto la quota stipendiale del mese è la categoria dei pensionati.
Questi, infatti, essendo i primi del mese a riscuotere, stanno ultimando le provviste per fare regali ad amici e parenti e preparare il tutto per le spese in vista delle grandi feste.
Ovviamente, oltre a quelli che sono la tredicesima e lo ‘stipendio’, sembra che si debba fare sempre l’impossibile per fare in modo che l’ultimo mese dell’anno non diventi un vero e proprio salasso.
Dovendo fare i conti con problemi legati a bollette da pagare, tasse incombenti e spese inaspettate, la situazione è veramente allo stremo.
Dai Bonus ai tagli: il 2025 non promette bene
In questo periodo, infatti, soprattutto nelle famiglie in cui bisogna fare i regali alle maestre di scuola, alle insegnanti di danza o agli istruttori di nuoto, sembra davvero che il povero e tanto amato salvadanaio a forma di maialino sia messo a dieta drastica. Ora, però, pare proprio che sebbene ci sia tanta frenesia per concludere il 2024 nella maniera più tranquilla e moderata possibile, c’è già chi all’orizzonte inizia a scrutare con attenzione quello che sarà il nuovo anno senza per forza doversi rifare alle previsioni astrologiche dell’Oroscopo.
Infatti, negli ultimi giorni si sta parlando tanto dei nuovi Bonus che saranno erogati e altri invece che ci saluteranno per sempre. In modo particolare, sembra che proprio i pensionati, si ritrovano dinanzi ad un vero e proprio baratro in quanto il 2025 sembra partire proprio con il piede sbagliato. Ecco tutti i motivi.
Giorgia Meloni massacra i pensionati? Da gennaio la situazione è destinata a precipitare
Innanzitutto, per i pensionati, ci sarà un momento di enorme riflessione per alcune decisioni economiche che di certo non faranno felici nessuno né coloro che sono già in pensione da un bel pezzo né quelli che vi dovranno accedere di qui a breve. I dettagli della vicenda sono sicuramente discutibili e vanno analizzati con cura.
Stando a quanto riportato da Money.it, a gennaio non ci saranno rivisitazioni degli stipendi in negativo, anzi, l’aumento è concreto e confermato. Ciò che preoccupa è altro. Innanzitutto si parla della perdita delle maggiorazioni sociali e della riduzione della pensione di reversibilità. A ciò va aggiunta anche l’ipotesi che per i creditori possa scattare subito il pignoramento dell’assegno. Infine, a causa della rivalutazione, per quanto riguarda il trattamento minimo esso dovrebbe lievitare a 603,39 euro.