Detrazioni fiscali CANCELLATE, dal 2025 chi è in lista non ha più voce in capitolo | Ti rimangono le briciole

Fisco e soldi

Detrazioni fiscali tagliate di netto - Depositphotos - lagazzettadelserchio.it

Cambiamenti fiscali in vista nel 2025, il Governo ha deciso di battere cassa e di mettere le mani nel vostro portafogli.

Come sapete la Legge di Bilancio 2025, attualmente in discussione in Parlamento, dovrebbe introdurre una serie di misure significative in ambito fiscale, lavorativo e sociale.

Il disegno di legge di bilancio (A.C. 2112-bis), che costituisce la manovra di finanza pubblica 2025-2027, si compone, nella prima sezione, di 124 articoli.

A questi seguono altri 19 articoli (dall’articolo 125 all’articolo 143) della seconda sezione, recanti l’approvazione degli stati di previsione dei Ministeri.

L’ultimo articolo (articolo 144) reca infine la disposizione sull‘entrata in vigore della legge.

Cosa accadrà nel 2025

Ovviamente, essendo un momento di crisi economica gravosa per gli enti pubblici, il Governo deve intervenire per reperire i fondi necessari al funzionamento corretto del Res Publica. A questo punto, senza bisogno di elucubrazioni bizzarre, è evidente che è necessario che il gettito monetario derivante da una correzione delle entrate dovute alle tasse possa rinvigorire la cassa statale.

Decisione difficile sicuramente, perché il peso delle tasse è un cuneo pressante per il popolo italiano. Le partite iva specialmente sono quelle che sono andate maggiormente in sofferenza negli ultimi anni, tanto da non riuscire quasi ad adempiere ai doveri fiscali. Nel 2025 è previsto un nuovo cambio che dovrebbe offrire più soldi allo Stato.

Sgravi fiscali
Meno sgravi fiscali nel 2025 – Depositphotos – lagazzettadelserchio.it

Il 2025 sarà molto più costoso per gli italiani

Tagli alle detrazioni fiscali per alcune tipologie di contribuenti si sono resi necessari per la necessità di rifornire gli enti pubblici di fondi mancanti. Pertanto nel caso di redditi superiori ai 75mila euro, i nuclei familiari con più di due figli potranno arrivare sino a un massimo di detrazioni annuali di 14mila euro, mentre per i single il tetto massimo sarà di 7mila euro. Qualora, invece i redditi del nucleo tassibile siano superiori ai 100mila euro, i tetti sono più bassi. Infatti, il limite massimo è fissato a 8mila euro per i nuclei con più di due figli a carico, e a 4mila euro per chi non ha figli a carico.

La legge non è retroattiva, ergo non coinvolgerà spese già sostenute da chi subirà questi tagli alle quote detraibili. Tra le spese interessate dai tagli, in particolare, vi sono le spese di istruzione, sia universitaria che non universitaria, le spese in favore di ragazzi affetti da disturbi dell’apprendimento, le spese di manutenzione edilizia, nonché i mutui prima casa. Restano immutante le detrazioni per le spese sanitarie sostenute.