UFFICIALE: chiuso definitivamente il mercato del pellet | Italia beffata come “Una poltrona per due”
Dovete cominciare a pensare come Louis e Billy Ray di “Una poltrona per due” per non farvi fregare dai Duke.
Un classico della Vigilia di Natale per gli italiani è guardare il film “Una poltrona per due”, con Dan Aycroyd ed Eddie Murphy che non si risparmiano in battute sagaci e gag molto divertenti.
Facendo un’analisi del film oltre al grande divertimento garantito, è possibile arrivare a comprendere anche delle nozioni importanti sul mercato azionario.
I beni sono quotati in borsa, i Duke per questo motivo decidono di rubare i dati sulle previsioni dei raccolti, perché in questo modo sono in grado di controllare il mercato.
Per controllare il mercato basta comprare a poco, qualcosa che sarà richiestissimo, e che voi potrete vendere al prezzo che desiderate.
La lezione sul mercato azionario di Una poltrona per due
Nel 2022 il prezzo del pellet era cresciuto in maniera esponenziale. I conflitti bellici, l’industria ancora giovane di questo materiale e la difficoltà nella logistica avevano creato problemi.
La dipendenza degli stati dal gas russo aveva generato un aumento di richiesta che ovviamente aveva fatto schizzare alle stelle il prezzo del prezioso pellet, che era diventato fondamentale per molte famiglie. Legge di mercato basilare.
Cosa succede al prezzo del pellet
In media a settembre 2024, in Italia, il pellet in sacchi da 15 kg costa 4,55 euro, cioè quasi il 30% in meno rispetto allo scorso anno e la stessa cifra che avrete pagato nel settembre 2021. Prima dell’anno domini della guerra che ha causato ‘impennata dei prezzi. Nelle scorse stagioni, infatti, gli aumenti per il pellet in sacchi sono stati elevati e hanno messo in difficoltà le famiglie.
Dal 2023 tuttavia, anche grazie agli interventi governativi che hanno temporaneamente ridotto l’aliquota IVA sulle compravendite del pellet, i prezzi hanno iniziato una lenta discesa. Solo in questo inizio di stagione invernale, però, i prezzi sono tornati a quelli pre-crisi. Da marzo 2024 l’aliquota IVA è tornata ad essere quella ordinaria del 22%, ma l’eliminazione dell’incentivo fiscale non ha compromesso il rientro dei prezzi ai livelli pre-crisi. Per ingannare il mercato é perciò utile che i consumatori continuino a pianificare oculatamente e preventivamente i propri acquisti insieme ai rivenditori di fiducia. Con questa semplice pianificazione si fa in modo di non concentrare gli acquisti in un periodo dell’anno, l’inverno, in cui le tensioni del mercato potrebbero rendere difficile il reperimento del materiale. Meglio fare scorta in primavera o estate per risparmiare.