Mangiate il panettone che poi vi facciamo fare la fame | Agenzia delle Entrate: tassa tremenda dopo le feste
Nemmeno il tempo di digerire una fetta, che la digestione amara la garantisce l’Agenzia delle Entrate. Prima mazzata di gennaio.
Ormai il Natale è alle porte e non serve nemmeno più prendere il calendario tra le mani per segnare quanti giorni mancano ad esso. Pertanto, se andassimo a vedere la lista della spesa da Nord a Sud in Italia, sicuramente quello che non mancherà mai sono i dolci.
Che si tratti di Valle d’Aosta o di Sicilia, il panettone e il pandoro non devono mai essere assenti in tavola. Questo perché come ben sappiamo, mangiarne una fettina che sia dopo pranzo, dopo cena o come spuntino pomeridiano, si rivela essere il modo migliore per vivere l’atmosfera natalizia anche dal punto di vista culinario.
Certo è che se andassimo a visitare le case di molti italiani, sicuramente c’è sempre la ricetta della nonna che non manca per preparare il piatto tipico regionale.
In Campania, gli struffoli, i roccocò (detti anche spaccadenti), sono onnipresenti. Nel Lazio, invece, troviamo il pangiallo, in Toscana il panforte, in Sicilia la cassata e così via.
Il panettone va messo da parte, da qui partono i dolori
Sono davvero tanti, quindi, i piatti che fra pochi giorni arricchiranno le nostre tavole. Tornando al discorso del panettone e del pandoro sappiamo benissimo che ormai, da sempre, vi è una vera e propria lotta tra il team panettone e il team pandoro.
In modo particolare, però, come accade nelle migliori sfide del passato (guelfi e ghibellini lo insegnano), anche nella fazione del panettone si suddivide una sottocategoria. Infatti ci sono gli amanti del panettone con uvetta e canditi e quelli solo con uvetta. Tralasciando questi dettagli culinari, però, sembra che ora a prescindere da quella che sarà la scelta dei cittadini, vada messo da parte il panettone.
Agenzia delle Entrate, la tassa tremenda sta per arrivare: dopo le feste la mazzata
Infatti bisognerà concentrarsi su quella che è la novità non così piacevole che l’Agenzia delle Entrate ha pensato di propinare sin dal prossimo gennaio. Scopriamo subito di cosa si tratta. Stando a quanto riportato da Money.it, i possessori di Partita IVA non devono dimenticare la prima rata dell’acconto imposte per il giorno 16 gennaio 2025.
Questo è il calendario ufficiale a cui prestare particolare attenzione: 16 gennaio 2025, 1° o unica rata; 16 febbraio 2025, 2° rata; 16 marzo 2025, 3° rata; 16 aprile 2025, 4° rata; 16 maggio 2025, 5° rata. C’è chi preferisce togliersi il dente nella prima parte e chi, invece, opta per la scelta spalmata nel tempo. Ad ogni modo, queste sono le scadenze da tenere a mente.