Hai l’abbonamento a Netflix? MULTA dall’Agenzia delle Entrate | Salvini ha scelto con chi prendersela
Attenzione alle dichiarazioni dei redditi, a volte dimenticate di inserire elementi che sono tassabili dalla Stato.
Se la dichiarazione dei redditi presenta dati incorretti, l’agenzia delle entrate eseguirà degli accertamenti. Pertanto, a questo punto dovrete presentare tutte le fatture per accertare mancanze e irregolarità.
Ergo, la multa prevista per errori nella presentazione della dichiarazione va dal 90% al 180% della differenza tra la nuova imposta verificata e la vecchia imposta calcolata nella dichiarazione sbagliata.
Ovviamente, le sanzioni aumentano del 10%, qualora il reddito maggiore accertato all’agenzia delle entrate superi di almeno il 10% il reddito che avete dichiarato.
In questo caso, le multe vanno dal 100% al 190% della differenza tra la nuova imposta e quella calcolata in modo sbagliato.
Molti sbagliano la dichiarazione dei redditi
Ricordate che il risparmio non entra mai nel reddito imponibile ai fini Irpef. Solamente su eventuali interessi che si hanno sugli strumenti di deposito sono previste tasse alla fonte. Questi sono importi da non inserire nella dichiarazione dei redditi.
A questa regola ci sono delle eccezioni e riguardano i depositi che si hanno all’estero. I conti detenuti all’estero nella dichiarazione dei redditi sono presenti per tutti coloro che sono fiscalmente residenti in Italia.
Netflix traditore
Al giorno d’oggi, praticamente tutti hanno una carta prepagata (come la Postepay, solo per fare un esempio lampante). Questo anche perché le carte prepagate possono essere utilizzate per il deposito di determinate somme di denaro come, nella maggior parte dei casi, lo stipendio. Anzi, molti hanno l’abitudine di accumulare sulla prepagata un certo ammontare di denaro che poi, periodicamente, spostano su un conto corrente. Sono utilizzate come un salvadanaio anche per pagare servizi di vario tipo.
Al Fisco non interessa conoscere l’apertura di una carta prepagata. Ciò significa che non occorre dichiarare l’apertura di una prepagata. Quello che deve essere dichiarato al Fisco è il reddito che confluisce sulla carta. Perché si deve dichiarare il reddito che viene depositato sulla carta? Lo scopo è quello di evitare il rischio di evasione fiscale: ossia, si vuole evitare che i soggetti non paghino o paghino meno tasse in violazione delle norme di legge. Molti pagano l’abbonamento Netflix con la prepagata, nulla di male, ma ricordate che dovete controllare il denaro spostato su queste carte. Il Fisco non tollera i i continui spostamenti di somme, proprio perché sembra un tentativo di occultamento di quello che andrà a costituire la base imponibile dell’Irpef.