UFFICIALE: torna il Reddito di Cittadinanza, ma solo per questi italiani | Lo aspettavano da due anni
Dal 2025 ci sarà un nuovo benefit che era stato promesso nel 2023. Finalmente un sostegno per chi ne ha molto bisogno.
In un paese che sta invecchiando molto celermente e in cui non si fanno più figli, sta per arrivare una novità importante.
Da tempo si discute di cercare di dare il miglior aiuto possibile ad una delle categorie più fragili in assoluto nel paese: gli anziani.
Nel Ddl anziani, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 è articolata su diversi fronti nell’ottica di promuovere il benessere degli anziani e della loro integrazione della società.
Purtroppo la terza fase della vita, presenta diversi gradi di fragilità, perché a causa di piccoli problemi dovuti all’avanzare dell’età si è più fragili, più esposti e bisognosi di attenzione.
Più denaro agli anziani, un nuovo tipo di sostegno
A partire dal mese di gennaio 2025 sarà possibile richiedere la “Prestazione Universale” ovvero un nuovo sussidio destinato a tutti gli anziani non autosufficienti. La prestazione, a carattere universale, prevede un assegno integrativo di assistenza all’assegno di accompagnamento.
E’ stato pensato per gli anziani over 80 non autosufficienti e con un livello di bisogno assistenziale gravissimo. Hanno diritto alla nuova misura le persone non autosufficienti e al contempo, in difficoltà economica. L’importo dell’assegno di assistenza, ovviamente, non può essere inferiore a quello delle prestazioni di cui la persona interessata beneficia attualmente.
In cosa consiste la ” Prestazione Universale”
I requisiti necessari per ottenere la prestazione economica sono semplici. Bisogna avere un’età anagrafica di almeno 80 anni e reddito ISEE non superiore ai 6.000 euro. E’ necessario che l’anziano abbia residenza in Italia e sia stato dichiarato non autosufficiente tramite una valutazione medica specifica, che attesti l’incapacità di svolgere in autonomia le principali attività della vita quotidiana. Sarà l’Inps a individuare lo stato di bisogno assistenziale, di livello gravissimo, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi.
L’assegno di assistenza è finalizzato a remunerare il costo del lavoro svolto dai lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona. La prestazione quindi, sarà erogata su base mensile sotto forma di contributo economico o di servizi alla persona: l’assegno sarà esente da imposizione fiscale. Grazie a questo benefit, la prestazione, a carattere universale, prevede un assegno integrativo di assistenza: dall’assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro si passerà a 1.380 euro. In questo modo anziani non autosufficienti a basso reddito possono permettersi di pagare un professionista per aiutarli nella loro quotidianità