Ci risiamo: avremo un altro Covid | Chiuse chiese e palestre: stavolta non c’entrano i pipistrelli ma le scimmie
Con la fine dell’anno i guai sono all’ordine del giorno. Ci mancava solo questa nuova variante: la quarantena è a un passo per tutti.
Sin dal 2020, la pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che imporre restrizioni tali da indurre la popolazione mondiale ad avere paura e sgomento.
Quel tipo di influenza, in alcuni casi è stata letale causando la morte di migliaia e migliaia di persone in tutto il globo. Sicuramente, nei prossimi libri di storia, i nostri figli e i nostri nipoti si ritroveranno intere pagine o addirittura capitoli zeppi di questo argomento che possiamo dire di aver vissuto in prima persona.
Purtroppo, in molti casi, si sono lasciati per sempre alcuni amici o parenti che non abbiamo più rivisto. A questo punto, va detto che comunque il Covid è ancora presente ma per fortuna lo si argina come una classica influenza dove non vi è più l’obbligo di indossare la mascherina o restare a casa in quarantena.
Fino a pochi anni fa, si era costretti a mantenere un isolamento specifico onde evitare che il contagio si rivelasse estremamente nocivo. Soprattutto negli ambienti pubblici o in luoghi di lavoro, come ad esempio la scuola, il distanziamento, le buone norme igieniche e l’utilizzo della mascherina sono stati i migliori alleati della quotidianità.
Dopo il Covid c’è ancora da combattere
C’è chi sperava che al termine di tutto ci potesse essere un’umanità diversa e soprattutto un’attenzione particolare proprio per fare in modo che si affrontasse la vita con un piglio diverso. Purtroppo, con quello che sentiamo ai telegiornali, le notizie da tutto il mondo ci parlano ancora di tante guerre come tra Israele e Palestina, tra Ucraina e Russia e tante altre in giro per il mondo.
Come se non bastasse, sembra che però nonostante la sensibilizzazione messa in atto in seguito al Covid e quindi ormai da oltre quattro anni, pare che ci sia una nuova influenza che sta destando preoccupazione soprattutto in questa località specifica. Per scoprire di cosa nei dettagli, bisogna scorrere con la lettura.
Hanno isolato un altro Covid: c’è da preoccuparsi anche in Italia
Stando a quanto appreso da Money.it, nella zona di Panzi ci sono stati già circa dai 67 ai 143 decessi nel mese di novembre. Ma dove si trova questa città rurale? Precisamente nella Repubblica Democratica del Congo dove si sta monitorando la situazione di questa apparente influenza di cui non si sa molto. Si presenta con febbre alta, mal di gola ed una sorta di anemia. C’è da preoccuparsi anche in Italia? Ne ha parlato l’infettivologo Matteo Bassetti.
Quest’ultimo ha voluto ricordare anche l’ultima malattia giunta proprio da questa località africana: “Speriamo bene perché l’ultima volta dal Congo è arrivata l’Ebola. Pare che i sintomi siano simili all’influenza. L’Oms si sta muovendo e dobbiamo ancora capire bene, magari non è nulla di preoccupante.”