Medico di base, UFFICIALE il canone annuale da 500€: paga o rimani senza visite | Follia dello Stato
Il medico di base è una delle figure più importanti delle vostre vite dal momento che è il raccordo tra voi e la sanità pubblica.
Avere un buon medico è importante, perché è il crocevia che deve indirizzarvi verso gli specialisti della sanità pubblica.
Negli ultimi anni i tagli alla sanità hanno reso molto difficile agli italiani l’accesso alle cure più adeguate per i loro problemi.
Sempre più dottori decidono di lasciare il paese e si è creata una voragine medica molto profonda. Non è un caso che le liste d’attesa spesso siano infinite e le persone abbiano molti problemi nell’ottenere in tempo brevi una visita.
Peccato, perché l’Italia degli anni 80 e 90 era definita una grande eccellenza in campo medico ed è molto triste vedere il tracollo che i tagli anno causato.
Progetto assistenza sanitaria
Per una categoria ci sono dei benefici importanti. Infatti l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi) riconferma ancora una volta l’impegno a favore del welfare di categoria per i giornalisti autonomi e freelance.
Grazie a questo feed vengono prorogate fino al 2025 e 2026 le misure di sanità integrativa “Win-in” e “Win-plus”, realizzate in collaborazione con Casagit, la mutua di assistenza sanitaria integrativa della categoria.
Assistenza sanitaria integrativa
Questi progetti di assistenza sanitaria integrativa, attivi già dal 2017, sono rivolti ai giornalisti che si trovano in condizioni di maggiore fragilità economica. Il programma non è obbligo legislativo e si basa su adesione volontaria ed è rivolto a giornalisti con redditi compresi tra i 2.100 e i 30.700 euro lordi annui, estendendo l’accesso anche a coloro che rientrano nelle fasce di prossimità di reddito.
L’INPGI offre anche l’opportunità di estendere la copertura anche ai familiari. E dato che si sta parlando di una categoria di lavoratori entro una specifica fascia reddituale che li rende fragili economicamente è sicuramente un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Anche in questo caso il contributo per il giornalista è a carico dell’Inpgi. Se quindi il giornalista vuole comprendere nel piano sanitario integrativo anche coniuge e figli dovrebbe versare una contribuzione prestabilita a priori. Sono previsti 500 euro da versare per il coniuge o per il convivente more uxorio. Sono a carico dell’Inpgi 300 euro per il primo figlio, fino a 35 anni e per finire 200 euro per il secondo figlio fino a 35 anni. Un aiuto molto importante per un categoria di liberi professionisti a partita iva o freelance che merita una tutela in più.