Tredicesime, il tuo datore ti può truffare come un pollo: lo sgami dalla busta paga | Occhio a questo codice killer
Molti italiani dichiarano di non essere in grado di comprendere tutte le voci della loro busta paga. Questo è un problema.
Nel 2022 lo studio “Workforce View in Europe”, ha preso in esame oltre 10.000 dipendenti in Francia, Germania, Italia (1400), Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito.
L’indagine era volta a scoprire se, qualora ci fosse un errore in busta paga, quante persone lo sapessero individuare. Il 73% degli italiani ha risposto si, ma vi è un incredibile 27% che non ne è per niente sicuro.
Più dettagliatamente , il 12% ha affermato di ricevere un documento a suo dire troppo confusionario, un 15% dice di non leggerla mai.
La busta paga italiana è fra le più complicate al mondo, con una sovrapposizione storica di provvedimenti, leggi e norme, alcuni risalenti ai primi decenni del ventesimo secolo; si aggiungono poi frequenti cambiamenti nelle prassi operative e un complesso sistema contributivo-fiscale.
La busta paga è un enigma
E’ indubbio che le vostre buste siano documenti complessi, ma il lavoratore deve saperla leggere. La busta paga è un documento essenziale, che va costantemente monitorato, non solo per controllare l’importo dello stipendio, ma anche i giorni di ferie, il numero dei ROL, le imposte pagate. Non sapere leggere la propria busta è un gap molto grave.
Proprio a causa di questa mancanza potrebbe capitarvi qualcosa di molto spiacevole, dal momento che non siete in grado di comprendere cosa state leggendo.
Attenti alla busta paga
Proprio per la sua struttura complessa la busta paga è facilmente modificabile, se il vostro datore di lavoro non è onesto. Alterabili in maniera semplice sono la data di emissione della busta paga, il periodo corrispondente alla retribuzione e l’importo della retribuzione mensile. Falsificare un busta paga costituisce un reato che può essere classificato come truffa e false dichiarazioni in base all’articolo 640 del codice penale. Un busta paga alterata può impedirvi di ottenere una fideiussione bancaria o un canone di affitto. Inoltre, se il vostro capo falsa la busta paga può avere una finalità ancora più disonesta: evadere le tasse o pagarne di meno diminuendo, per esempio, la retribuzione ricevuta.
L’operazione più logica da fare è richiedere una verifica dei dati scritti sul cedolino, attraverso la consultazione di istituti come banche e Inps. Non potete farlo come privati, ma potete chiedere al vostro commercialista la verifica dei dati così potrete anche controllare il regolare versamento dei vostri contributi per evitare brutte sorprese.