Oro nascosto dentro casa, forse non lo sai ma hai tra le mani un piccolo tesoro: lo trovi soprattutto qui

Oro in casa

Tesoro nascosto in casa - Depositphotos - lagazzettadelserchio.it

Attenzione a cosa avete nelle vostre case, perché forse siete ricchi e non  lo sapete. Leggete e scoprite cosa dovete fare.

Il segreto della ricchezza è un misto fatto di arte del recupero e alchimia forse. Ovviamente non dovete diventare come i leggendari alchimisti che trasformavano i metalli in oro.

Non vi si richiede di possedere la pietra filosofale e di fare della vostra vita una misteriosa avventura alla stregua di Nicholas Flamel e di sua moglie Perenelle.

Tuttavia con un po’ di ingegno, potreste diventare ricchi, avere dei risparmi e realizzare qualche sogno.

Quindi se volete mettere un po’ di magia nella vostra avventura di recupero, potete fingere di essere come il più famoso degli alchimisti.

Il tesoro nascosto che non sapevate di possedere

Leggete questa breve biografia di Raffaele Mezzenga. Uno scienziato che ha conseguito la laurea magistrale summa cum laude in Scienza e Ingegneria dei Materiali, mentre lavorava attivamente per il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN) e la NASA sulle interazioni particelle elementari-polimero.

Nel 2001 ha ottenuto un dottorato di ricerca nel campo della fisica dei polimeri presso l’EPFL di Losanna, concentrandosi sulla termodinamica delle miscele polimeriche reattive. Ha poi trascorso il 2001-2002 come scienziato post-dottorato presso l’Università della California, Santa Barbara, lavorando sull’autoassemblaggio di colloidi polimerici. Tutto molto complesso all’apparenza ma si parla di tesori.

Oro
Un tesoro d’oro – Depositphotos – lagazzettadelserchio.it

Il moderno alchimista

Il professor Mezzenga ha scoperto la vera magia che si può riassumere nella formula: filo elettronico più un paio di mouse rotti e un etto di ricotta uguale oro. Il recupero dell’oro da rifiuti elettronici segue vari passaggi. Inizialmente, i componenti elettronici vengono disassemblati e ridotti in polvere. Questa viene sciolta in soluzioni acide, creando una soluzione di ioni di oro e altri metalli, come il rame e il piombo. Successivamente, si utilizzano materiali assorbenti per catturare gli ioni dalla soluzione. Infine, attraverso un processo di riduzione, gli ioni di oro vengono trasformati in oro elementare, che viene poi separato in forma di pepite dal materiale assorbente utilizzato.

Per assorbire gli ioni di oro dai rifiuti elettronici, è stato impiegato un materiale innovativo: un aerogel di nanofibre proteiche, ottenuto da un liquido di scarto della produzione del formaggio. L’oro più leggero potrebbe essere utilizzato in gioielleria e nei componenti elettronici. L’oro dei rifiuti ha lo stesso valore dell’oro naturale. Mezzenga afferma: “Se dovessi costruire un piccolo modello della Statua della Libertà, il modello fatto d’oro recuperato avrebbe la stessa caratura del modello fatto d’oro normale”.