Malanni di stagione, in farmacia non spendere tutto lo stipendio: con questa frase costa tutto la metà
I farmaci sono costosi, ma con qualche accorgimento avrete la possibilità di risparmiare denaro. Leggete e scoprite.
Curarsi può essere un problema al giorno d’oggi, i prezzi dei farmaci salgono ogni anno con un media di aumento del 5%. Questo fatto può diventare problematico, perché l’Italia è un paese in crisi e il diritto alla salute è sancito dalla costituzione.
Per ovviare a questo problema dovete essere molto accorti quando acquistate farmaci da banco senza la prescrizione.
In Italia non esiste la vendita frazionata come negli USA, ossia anche se vi occorrono solo due pillole di antidolorifico, dovrete acquistare un’intera confezione ed è per questo che la spesa diventa ingente.
E’ pertanto necessario che sappiate qualche piccolo segreto per potervi curare in tranquillità, senza dilapidare un patrimonio.
Occhio al principio attivo
Un mito da sfatare che in questo paese fatica a scomparire riguarda i farmaci generici e quelli brandizzati. La popolazione, tende ad associare un nome ad una medicina, facendo un errore grossolano.
I farmaci arcinoti che ormai tutti conoscono, non sono “il farmaco” nel senso stretto del termine, ma un brand. Quando il brevetto scade, quel farmaco viene tranquillamente replicato da altre case farmaceutiche e diventa un generico. Purtroppo, le persone preferiscono a volte acquistare quello più famoso, convinti che sia più efficace. Falsità, perché il principio attivo è il medesimo e solamente gli eccipienti possono cambiare.
Risparmiate con saggezza
Una volta chiarito l’annoso dilemma sui principi attivi, dovete aver ben chiaro che per risparmiare è fondamentale comprendere quali farmaci siano davvero necessari. Questa è la stagione dell’influenza e ovviamente siete sommersi da pubblicità di nuovi farmaci che promettono di farvi guarire in breve tempo. Ricordate che per il virus dell’influenza non esiste cura, solo il vaccino vi protegge. Ogni anno escono “nuovi farmaci”, ma non sono nulla se non pubblicità di qualcosa che allevia i sintomi. Cambiano i nomi, ma i principi attivi restano i medesimi: ibuprofene, paracetamolo, acido acetilsalicidico e pseudoefedrina. Nessuna novità, solo prezzi più alti.
Se usate spesso dei farmaci per cronicità, parlate con il medico per la ricetta mutuabile. Un esempio banale per farvi capire, il Brufen, 12 compresse da 400mg, si compra senza ricetta e si paga: ha un prezzo indicativo di 11 euro. Il suo gemello da 30 compresse da 400mg, è un farmaco di fascia A e necessita di ricetta del medico e con ricetta bianca lo pagate 4,64 euro. Un risparmio molto elevato per più del doppio delle compresse.