Programmi TV, dal 2025 vederli ti costerà una fortuna: in migliaia stanno già rinunciando all’abbonamento
Il Governo ha bisogno di soldi e quindi gli italiani come al solito devono mettere mano al portafoglio. Anche solo per vedere la TV.
In questi tempi si è consumata una battaglia su una delle tasse meno simpatiche agli italiani. La Lega nei giorni scorsi aveva continuato a insistere sulla riduzione del canone Rai, anche magari più contenuta dei 20 euro di un anno fa.
Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto subito sapere che “il governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo in maggioranza sul canone Rai non giova a nessuno”.
Successivamente anche la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato così l’accaduto: “Sono schermaglie. Non ci vedo niente di particolarmente serio….”.
“Se si è arrivati ad un accordo per un cessate il fuoco in Libano”, ha aggiunto, “possiamo farlo pure sul canone Rai”.
La discussione governativa
La discussione sul canone Rai è uno specchio della situazione del Governo. Elly Schlein ha espresso pareri sulla mancanza di unanimità di chi siede a governare.
“La maggioranza è in frantumi e le divisioni sono evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. E intanto non si occupano della salute e dei salari, dei problemi concreti degli italiani”.
Cosa è successo?
Alla fine la maggioranza è caduta sulla Rai e si sono fomentate le ire di Palazzo Chigi sulle forze che hanno provocato quello che viene definito un “inciampo”, mentre le minoranze esultano parlando di centrodestra in “frantumi” e “allo sbando”. La proroga del taglio del canone da 90 a 70 euro , che era stato voluto dalla Lega attraverso un emendamento al decreto fiscale collegato alla Manovra, non è passato perché Forza Italia ha votato contro, insieme all’opposizione.
Il no degli azzurri ha causato un forte rallentamento dei lavori ed è stato decisivo in commissione Bilancio al Senato per respingere la proposta del Carroccio. In 12 hanno espresso parere negativo contro 10 favorevoli. Il messaggio sopracitato: “Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno”, è stata la reazione di Palazzo Chigi fatta arrivare alla stampa. Un quadro che è specchio di mancanza di coesione e volontà di rispetto di un qualsivoglia programma comune purtroppo e che desta serie preoccupazioni.