Cucina zero sprechi, con il metodo dei colori non butti più via niente: farai spesa solo una volta al mese

Spreco alimentare

Cucina zero sprechi - Freepik - lagazzettadelserchio.it

E’ ora di dire basta allo spreco alimentare, non è una cosa ammissibile nel mondo moderno. Vi aiutiamo a capire come salvare il cibo.

Ridurre lo spreco alimentare rappresenta una grande opportunità per avere un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sulla società.

Secondo una dichiarazione del WWF circa il 40% di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Si tratta di 2,5 miliardi di tonnellate di cibo sprecato all’anno.

Un dato vergognoso e inammissibile in una società evoluta e sempre più sull’orlo del baratro. Il cambiamento climatico, la fame nel mondo, le malattie e le guerre hanno causato un default generale insostenibile.

In questo particolare periodo storico avere maggiore consapevolezza, pensare green, cercare in tutti i modi di salvare persone e pianeta deve essere una priorità improrogabile per i paesi più sviluppati.

Basta spreco alimentare

Nei paesi ricchi moltissime persone non conoscono la differenza tra le diciture “consumare preferibilmente entro” e “data di scadenza” e quindi si tende ad eliminare dalle credenze alimenti che potrebbero essere ancora consumati.

Inoltre, alcune persone non hanno l’accortezza di organizzare frigo e dispensa e tendono a dimenticare del cibo fresco, che potrebbe contaminarsi e quindi si ritrovano con il doverlo gettare senza nemmeno averlo consumato.

Scienza
La scienza contro lo spreco alimentare – Depositphotos – lagazzettadelserchio.it

La scoperta che può essere d’aiuto contro lo spreco alimentare

Un team di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore ha fatto una scoperta meravigliosa. Non è solo sostenibile ma anche protettiva. Si stratta di una pellicola il cui strato cambia colore quando il suo contenuto sta andando verso il deterioramento. Alla base del materiale sviluppato dagli scienziati della NTU Singapore ci sono i noccioli di avocado, l’amido di semi di durian e il jackfruit. L’estratto di semi di avocado è fondamentale perché è ricco di catechina e acido clorogenico, utili a prevenire l’ossidazione e bloccare la crescita di batteri come lo Staphylococcus aureus, responsabili di intossicazioni alimentari.

Questo significa che in base ai diversi livelli di pH, a seconda di quanto sia alcalino o acido, la pellicola cambia colore, segnalando che l’alimento che protegge si sta deteriorando. Grazie a questa pellicola, quando gli alimenti ricchi di proteine, come frutti di mare e carne, vengono attaccati dai batteri, questi esseri producono azoto che scompone gli amminoacidi del cibo. Riuscendo a intercettare il processo in atto, la pellicola passa da un giallo traslucido a un marrone scuro, segnalando che il prodotto si sta rovinando. Basta sprechi.