Caro spesa, questi prodotti ora costano una fortuna: d’ora in poi lasciali sugli scaffali | Aumenti fuori controllo
Fare la spesa è sempre più complesso, dato che i rincari sono diventati sempre più difficili da sostenere per gli italiani.
Il paniere degli italiani è sempre più vuoto. In questo periodo storico economicamente debole, i sacrifici richiesti alla popolazione sono davvero molti.
I continui rincari e gli stipendi che non accennano mai a crescere, costringono letteralmente la popolazione a vivere spesso molto vicina alla soglia di povertà.
Questa crisi mondiale sta andando avanti da moltissimi anni e, sebbene gli studiosi di macroeconomia dicano da sempre che il mercato ad un certo punto si autoregola, è dal 1929 che non si vede un percorso di depauperazione del valore del denaro così importante.
Quello che si auspica è un input economico di svolta che riconduca presto l’inflazione e i relativi rincari dietro alla quinte del teatro mondiale per evitare che le popolazioni sprofondino sempre di più nel dramma della povertà.
Fare la spesa è impossibile
Chi da parte della generazione dei millenials comincia a rendersi conto che nell’ultimo decennio alcuni prodotti alimentari hanno subito un aumento spropositato nel prezzo.
Molti i fattori che causano il rincaro dei prezzi al supermercato. Aumento delle tasse, aumento dei costi di produzione, aumento della reperibilità delle materie prime, sono fattori che convergono nell’aumento del prezzo. In questo periodo è possibile cominciare a fare un vero bilancio su come i prezzi siano saliti alle stelle.
I prodotti che negli anni sono diventati sempre più costosi
Tralasciando il discorso sull’olio d’oliva che a causa dei problemi alle piante per il cambiamento climatico e i furti della malavita che rendono questo alimento offerto sul mercato ormai carissimo, ci sono molti prodotti che sono lievitati nei costi durante gli anni. Il record è della pasta: raddoppiata nel giro di 10 anni. Seguono l’olio e le fette biscottate. Ma non c’è genere alimentare che si salva da una catena di aumenti record negli ultimi 10 anni, che hanno eroso di fatto i redditi e i risparmi dei risparmiatori, rendendo sempre più cara la spesa.
Le statistiche preparate da Federconsumatori non lasciano spazi a dubbi: gli aumenti hanno riguardato tutti i tipi di generi alimentari, soltanto tre prodotti hanno visto i prezzi diminuire, il tasso d’inflazione non giustifica l’impennata dei prezzi. Si sono salvati dagli aumenti i biscotti senza lattosio, i cereali per la colazione e il pane in cassetta. Strano dato che la farina dal 2014 ad oggi è aumentata del doppio e quindi non si capisce cosa si celi il sussultorio aumento prezzi.