Bollette sempre più care, la colpa è tutta del caffè: tanto vale andare sempre al bar | Costi esagerati

Caffè

Bollette sempre più care, la colpa è tutta del caffè - Pixabay - lagazzettadelserchio.it

Il caffè vi sta pian piano svuotando il portafoglio, nemmeno lo sapete ma è costoso come un gioiello prezioso.

Italiani e caffè sono un binomio indissolubile. In Italia, secondo l’Istituto Espresso italiano (Iei), oltre il 73% degli italiani beve regolarmente caffè ogni giorno; si bevono 95 milioni di tazzine di caffè al giorno, quasi una media di 1,6 a persona.

Secondo quanto detto da “la Repubblica” la macchina a cialde  con la percentuale del 42,7% ha ampiamente sostituito la moka con un 28,8%.

Effettivamente l’esplosione della moda delle cialde negli ultimi anni è stata incredibile. Ne esistono di tutti i tipi, compostabili e non e sembra che nessuno di voi abbia mai bevuto il caffè prima dell’invenzione delle cialde.

Fortunatamente negli ultimi tempi si sono pensate cialde riciclabili al 100%, dato che il materiale plastico delle precedenti non era assolutamente parte delle scelte green aziendali degli ultimi anni.

Si preferisce bere il caffè a casa

Rinunciare a  bere un espresso per molti è quasi impossibile, ma per chi apprezza particolarmente una delle bevande più amate dagli italiani la soluzione migliore può essere rappresentata dalla macchina per il caffè elettrica.

Questa è disponibile sul mercato a poche decine di euro ed è inoltre dotata di un timer, uno strumento ideale soprattutto per chi desidera svegliarsi al mattino avvertendone già l’aroma, spesso senza alcun rischio che questo si raffreddi (se il dispositivo è dotato della funzione adatta).

Tazzina di caffè
Caffè molto costoso – Pixabay – lagazzettadelserchio.it

Macchina del caffè e bolletta della luce

Come per gli altri elettrodomestici, è necessario prestare la massima attenzione allo standby, che può incidere in maniera sensibile sul costo in bolletta. Riuscire a quantificarlo non è semplice, visto che possono avere un peso determinante diversi fattori, quali ad esempio il modello scelto e la sua potenza, oltre alla disponibilità del serbatoio e alla presenza di un display illuminato (ovviamente più è grande, maggiore sarà il consumo) e di altri accessori che finiscono per consumare, quasi senza accorgersi, energia. Un ruolo ben preciso è svolto anche dalla resistenza, che si accende ogni 60 secondi per mantenere costante la temperatura dell’acqua; anche se non si prepara alcun caffè in quel lasso di tempo avviene comunque un consumo di elettricità.

In fase di standby il consumo di una macchina del caffè elettrica è quasi pari alla metà rispetto a quando è in funzione. Per effettuare una misurazione il più possibile precisa si può utilizzare uno wattometro, facilmente reperibile in commercio a circa 20-30 euro.